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Viread 245 mg compresse rivestite con film
2014-07-27 17:33:37 来源: 作者: 【 】 浏览:460次 评论:0

Drug Description
Ogni compressa rivestita con film contiene 245 mg di tenofovir disoproxil (sotto forma di fumarato),equivalente a 300 mg di tenofovir disoproxil fumarato oppure a 136 mg di tenofovir.

Presentation
Compressa rivestita con film.Compresse a forma di mandorla, rivestite con film azzurro, impresse da un lato con le diciture“GILEAD” e “4331” e dall’altro lato con la cifra “300”.

Indications
Infezione da HIV-1: Viread è indicato, in associazione con altre specialità medicinali antiretrovirali, in pazienti infetti da HIV-1 di età superiore ai 18 anni.La dimostrazione dei benefici di Viread nell’infezione da HIV-1 è fondata sui risultati di uno studio in pazienti non pretrattati, che ha incluso pazienti con un’alta carica virale (> 100.000 copie/ml) e studi in cui Viread è stato aggiunto alla terapia di base ottimizzata (principalmente triplice terapia) in pazienti precedentemente trattati con farmaci antiretrovirali che avevano dimostrato insufficiente risposta virologica precoce (< 10.000 copie/ml; la maggior parte dei pazienti aveva < 5.000 copie/ml).La scelta di utilizzare Viread per trattare pazienti infetti da HIV con precedenti esperienze di trattamento con antiretrovirali si deve basare sui risultati di test individuali di resistenza virale e/o sulle terapie pregresse.Infezione da epatite B: Viread è indicato per il trattamento dell’epatite cronica B in adulti con malattia epatica compensata, con evidenza di replicazione virale attiva, livelli sierici di alanina aminotransferasi (ALT) persistentemente elevati ed evidenza istologica di infiammazione attiva e/o difibrosi.Queste indicazioni si basano sui risultati istologici, virologici, biochimici e sierologici ottenuti principalmente in adulti non pretrattati con nucleosidi con epatite cronica B HBeAg positiva e HBeAg negativa con funzionalità epatica compensata.

Adult Dosage
La terapia deve essere avviata da un medico con esperienza nel campo dell’infezione da HIV e/o nel trattamento dell’epatite cronica B.In casi eccezionali nei pazienti che hanno particolari difficoltà nell’inghiottire, Viread può essere somministrato dopo aver disciolto la compressa in almeno 100 ml di acqua, succo di arancia o succo d’uva.Adulti: La dose raccomandata per il trattamento dell’infezione da HIV o per il trattamento dell’epatite cronica B è di 245 mg (una compressa) una volta al giorno, assunta per via orale con il cibo.Epatite cronica B: La durata ottimale del trattamento non è nota. L’interruzione del trattamento può essere presa in considerazione nei seguenti casi:- Nei pazienti HBeAg positivi senza cirrosi, il trattamento deve essere somministrato per almeno 6-12 mesi dopo conferma di sieroconversione HBe (perdita di HBeAg e HBV DNA con rilevazione anti-HBe) o fino a sieroconversione HBs o in caso di perdita di efficacia. I livelli sierici delle ALT e dell’HBV DNA devono essere monitorati regolarmente dopo l’interruzione del trattamento per rilevare recidive virologiche tardive.- Nei pazienti HBeAg negativi senza cirrosi, il trattamento deve essere somministrato almeno fino a sieroconversione HBs o in caso di evidenza di perdita di efficacia. Con un trattamento prolungato oltre i 2 anni, si raccomanda di rivalutare con regolarità l’appropriatezza per il paziente della terapia selezionata.Pazienti pediatrici: L’uso di Viread non è raccomandato nei bambini al di sotto di 18 anni a causa dell’insufficienza di dati sulla sicurezza ed efficacia.Anziani: Non ci sono dati disponibili sui quali basarsi nel raccomandare una dose per pazienti di età superiore ai 65 anni.Insufficienza renale: Tenofovir è eliminato per escrezione renale e l’esposizione a tenofovir aumenta in pazienti con disfunzioni renali. I dati di sicurezza ed efficacia relativi a tenofovir disoproxil fumarato nei pazienti con compromissione renale moderata e grave (clearance della creatinina < 50 ml/min) sono limitati e i dati di sicurezza a lungo termine non sono stati valutati nei pazienti con lieve compromissione renale (clearance della creatinina tra 50 e 80 ml/min). Pertanto, nei pazienti con problemi renali tenofovir disoproxil fumarato deve essere utilizzato solo se i benefici otenziali del trattamento si possono considerare superiori ai rischi potenziali. Adattamenti dell’intervallo tra le dosi sono raccomandati nei pazienti con clearance della creatinina < 50 ml/min.Compromissione renale lieve (clearance della creatinina tra 50 e 80 ml/min): Pochi dati da studi clinici supportano la somministrazione di una dose unica giornaliera di tenofovir disoproxil fumarato nei pazienti con lieve compromissione renale.Compromissione renale moderata (clearance della creatinina tra 30 e 49 ml/min): La somministrazione di 245 mg di tenofovir disoproxil (come fumarato) ogni 48 ore è raccomandata sulla base dei modelli elaborati da dati di farmacocinetica a dose singola in soggetti non infetti da HIV o da HBV con diversi livelli di compromissione renale, incluse patologie renali all’ultimo stadio che richiedono emodialisi, ma non è stata confermata da studi clinici. Perciò, la risposta clinica al trattamento e la funzione renale dovrebbero essere strettamente monitorate in questi pazienti.Compromissione renale grave (clearance della creatinina < 30 ml/min) e pazienti in emodialisi:Aggiustamenti adeguati delle dosi non possono essere effettuati per la mancanza di compresse a dosaggi alternativi, pertanto l’uso in questo gruppo di pazienti non è raccomandato. Se non sono disponibili trattamenti alternativi possono essere adottati intervalli prolungati tra le somministrazioni come segue:Grave compromissione renale: 245 mg di tenofovir disoproxil (come fumarato) possono essere somministrati ogni 72-96 ore (una dose 2 volte alla settimana).Pazienti in emodialisi: 245 mg di tenofovir disoproxil (come fumarato) possono essere somministrati ogni 7 giorni dopo il completamento della seduta di emodialisi*.Questi adattamenti di dose non sono stati confermati in studi clinici. Le simulazioni suggeriscono che il prolungamento degli intervalli tra le somministrazioni non sia ottimale e potrebbe portare ad un aumento della tossicità e ad una possibile risposta inadeguata. Pertanto la risposta clinica al trattamento e la funzionalità renale devono essere strettamente monitorate.*Generalmente, una dose settimanale, ammettendo 3 sedute di emodialisi per settimana di circa 4 ore di durata oppure dopo 12 ore cumulative di emodialisi.Non possono essere date raccomandazioni per pazienti non in emodialisi con clearance di creatinina < 10 ml/min.Compromissione della funzionalità epatica: Non è necessario alcun aggiustamento della dose nei pazienti con compromissione epatica.Se la terapia con Viread viene interrotta in pazienti con epatite cronica B con o senza co-infezione da HIV, questi pazienti devono essere tenuti sotto stretto controllo per rilevare esacerbazioni dell’epatite.

Contra Indications
Ipersensibilità al principio attivo o ad uno qualsiasi degli eccipienti.

Special Precautions
In generale: Tenofovir disoproxil fumarato non è stato studiato in pazienti di età inferiore ai 18 anni o in pazienti di età superiore a 65 anni. Negli anziani la ridotta funzionalità renale è più probabile, pertanto il trattamento negli anziani con tenofovir disoproxil fumarato deve essere effettuato concautela (vedere sotto).Il test degli anticorpi HIV dovrebbe essere proposto a tutti i pazienti con infezione da HBV prima di iniziare la terapia con tenofovir disoproxil fumarato (vedere sotto il paragrafo Co-infezione da HIV-1 ed epatite B).I pazienti devono essere avvisati che non è stato dimostrato che tenofovir disoproxil fumarato prevenga il rischio della trasmissione di HIV o HBV a terzi tramite contatto sessuale o la contaminazione con il sangue. È necessario continuare a prendere opportune precauzioni.Viread contiene lattosio monoidrato. Di conseguenza, i pazienti affetti da rari problemi ereditari di intolleranza al galattosio, deficit di Lapp-lattasi, o con malassorbimento di glucosio-galattosio non devono assumere questo medicinale.Co-somministrazione con altri medicinali:-Viread non deve essere assunto con altri medicinali contenenti tenofovir disoproxil fumarato (Truvada o Atripla).− Viread non deve essere somministrato con adefovir dipivoxil.− La somministrazione congiunta di tenofovir disoproxil fumarato e didanosina non è raccomandata.La somministrazione congiunta di tenofovir disoproxil fumarato e didanosina ha comportato un aumento pari al 40-60% dell’esposizione sistemica alla didanosina che può aumentare il rischio di eventi avversi correlati alla didanosina. Sono stati riportati rari casi di pancreatite e acidosi lattica, talvolta fatali. La somministrazione congiunta di tenofovir disoproxil fumarato e didanosina alla dose giornaliera di 400 mg è stata associata ad un decremento significativo della conta di cellule CD4, possibilmente dovuto ad un’interazione intracellulare che incrementa i livelli di didanosina fosforilata (attiva). La riduzione a 250 mg del dosaggio di didanosina co-somministrata con tenofovir disoproxil fumarato è stata associata ad un’alta percentuale di fallimenti virologici nell’ambito di molte combinazioni testate per il trattamento dell’infezione da HIV-1.Terapia con tre nucleosidi/nucleotidi: Quando tenofovir disoproxil fumarato è stato somministrato a pazienti HIV in associazione con lamivudina ed abacavir, così come con lamivudina e didanosina in regimi di trattamento da assumere una volta al giorno, si sono osservate un’alta percentuale difallimenti virologici e l’insorgenza precoce di resistenze.Funzione renale: Tenofovir viene eliminato principalmente per via renale. Con l’impiego di tenofovir disoproxil fumarato nella pratica clinica sono stati riportati casi di insufficienza renale, compromissione renale, creatinina elevata, ipofosfatemia e tubulopatia prossimale (incluso sindrome di Fanconi).La sicurezza renale con tenofovir è stata solo studiata a livelli molto limitati nei pazienti con compromissione della funzionalità renale (CrCl < 80 ml/min).Si raccomanda la misurazione della clearance della creatinina in tutti i pazienti prima di iniziare la terapia con tenofovir disoproxil fumarato, mentre la funzionalità renale (clearance della creatinina e fosfato sierico) deve essere monitorata ogni quattro settimane durante il primo anno e in seguito ogni tre mesi. Nei pazienti a rischio di compromissione renale inclusi i pazienti con precedenti esperienze di eventi renali durante l’assunzione di adefovir dipivoxil, occorre tenere in considerazione un controllo più frequente della funzionalità renale.Pazienti con clearance della creatinina < 50 ml/min, inclusi i pazienti in emodialisi: I dati di sicurezza ed efficacia relativi a tenofovir disoproxil fumarato nei pazienti con compromissione renale sono limitati. Pertanto, tenofovir disoproxil fumarato deve essere utilizzato solo se i benefici potenziali deltrattamento si possono considerare superiori ai rischi potenziali. Nei pazienti con grave compromissione renale (clearance della creatinina < 30 ml/min) l’impiego di tenofovir non è raccomandato. Se non sono disponibili trattamenti alternativi, l’intervallo tra le dosi deve essere adattato e la funzionalità renale strettamente monitorata.Nel caso di concentrazioni di fosfato sierico < 1,5 mg/dl (0,48 mmol/l) o clearance della creatinina diminuita a < 50 ml/min in ciascun paziente che assume tenofovir disoproxil fumarato, la funzione renale deve essere riesaminata entro una settimana, includendo la misurazione delle concentrazioni di glucosio e potassio ematico e di glucosio nelle urine. Va considerata anche la possibilità di interrompere la terapia con tenofovir disoproxil fumarato nei pazienti che presentano clearance della creatinina diminuita a < 50 ml/min o una diminuzione del fosfato sierico a < 1,0 mg/dl (0,32 mmol/l).L’uso di tenofovir disoproxil fumarato deve essere evitato con l’uso concomitante o recente di medicinali nefrotossici (ad es. aminoglicosidi, amfotericina B, foscarnet, ganciclovir, pentamidina, vancomicina, cidofovir o interleukina-2). Nel caso in cui l’uso concomitante di tenofovir disoproxilfumarato ed agenti nefrotossici non possa essere eitato, è opportuno controllare settimanalmente la funzione renale.La valutazione clinica di tenofovir disoproxil fumarato non è stata condotta nei pazienti trattati con medicinali secreti mediante la stessa via renale, incluso il trasporto delle proteine human organic anion transporter 1 e 3 (hOAT) o MRP 4 (ad es. cidofovir, un farmaco di conosciute proprietà nefrotossiche). Questi trasportatori renali delle proteine possono essere la causa della secrezione tubulare e, in parte, dell’eliminazione per via renale di tenofovir e cidofovir. Di conseguenza, la farmacocinetica di questi medicinali che sono secreti mediante la stessa via renale incluso il trasportatore delle proteine hOAT 1 e 3 o MRP 4 ptrebbe essere modificata nel caso siano omministrati in associazione. Salvo nei casi in cui sia espressamente richiesto, è sconsigliato l’uso concomitante di questi medicinali che vengono secreti per la stessa via renale, ma qualora tale uso sia inevitabile, la funzionalità renale deve essere monitorata settimanalmente.Effetti a livello osseo: In uno studio clinico controllato condotto per 144 settimane, in pazienti infetti da HIV in cui tenofovir disoproxil fumarato è stato comparato con stavudina in combinazione con lamivudina ed efavirenz in pazienti non pre-trattati con antiretrovirali, sono state osservate lievi diminuzioni della densità minerale ossea nell’anca e nella spina dorsale in entrambi i gruppi. Le diminuzioni della densità minerale ossea nella spina dorsale e le variazioni dal basale nei bio-markers ossei sono state significativamente superiori nel gruppo trattato con tenofovir disoproxil fumarato alla 144a settimana. Le diminuzioni della densità minerale ossea nell’anca sono state significativamente più elevate in questo gruppo fino alla 96a settimana. Tuttavia, non aumenta il rischio di fratture o l’evidenza di rilevanti anomalie delle ossa dopo 144 settimane di trattamento.Le anomalie delle ossa (che raramente conducono a fratture) possono essere associate a tubulopatia renale prossimale. Se si sospettano anomalie delle ossa si deve richiedere un consulto appropriato.Malattia epatica: La sicurezza di tenofovir nei pazienti con malattia epatica scompensata è in corso di studio. Attualmente la sicurezza in questa popolazione di pazienti non è stata valutata completamente.Non sono disponibili dati sulla sicurezza ed efficacia in pazienti con trapianto di fegato.Esacerbazioni dell’epatite:Riacutizzazione durante il trattamento: Esacerbazioni spontanee dell’epatite cronica B sono relativamente comuni e sono caratterizzate da incrementi transitori delle ALT sieriche. Dopo l’inizio della terapia antivirale, le ALT sieriche possono aumentare in alcuni pazienti così come i livelli di HBV DNA possono diminuire. Tra i pazienti trattati con tenofovir, esacerbazioni in corso di trattamento si verificano tipicamente dopo 4-8 settimane di terapia. Nei pazienti con malattia epatica compensata, questi incrementi di ALT sieriche generalmente non si accompagnano ad un aumento delle concentrazioni sieriche di bilirubina o a scompenso epatico. I pazienti con cirrosi possono essere a più alto rischio di scompenso epatico in seguito ad esacerbazione dell’epatite e, pertanto, devono essere strettamente monitorati durante la terapia.Riacutizzazione dopo interruzione del trattamento: Esacerbazioni acute dell’epatite sono state riportate anche in pazienti che hanno interrotto la terapia per l’epatite B. Esacerbazioni post-trattamento sono usualmente associate all’innalzamento di HBV DNA, e la maggior parte sembrano essere auto-limitanti. Comunque, sono state riportate esacerbazioni gravi, compresi casi fatali. La funzione epatica deve essere monitorata ad intervalli ripetuti con follow up sia clinici che di laboratorio per almeno 6 mesi dopo l’interruzione della terapia per epatite B. Se appropriato, la ripresa della terapia è giustificabile. Nei pazienti con malattia epatica avanzata o cirrosi, l’interruzione del trattamento non è raccomandata in quanto l’esacerbazione dell’epatite post-trattamento può condurre a scompenso epatico.Riacutizzazioni epatiche sono particolarmente gravi, e talvolta fatali nei pazienti con malattia epatica scompensata.Co-infezione da epatite C o D: Non sono disponibili dati sull’efficacia di tenofovir nei pazienti co-infetti con epatite da virus C o D.Co-infezione da HIV-1 ed epatite B: Nei pazienti co-infetti HIV/HBV, a causa del rischio di sviluppo di resistenze all’HIV, tenofovir disoproxil fumarato deve essere solo utilizzato come parte di un appropriato regime antiretrovirale di combinazione. Pazienti con disfunzioni epatiche preesistenti, compresa l’epatite cronica attiva, durante la terapia antiretrovirale combinata mostrano un aumento nella frequenza di alterazioni della funzione epatica e dovrebbero essere controllati secondo la comune pratica clinica. Se si manifesta un peggioramento della malattia epatica in tali pazienti, si deve considerare di interrompere o sospendere il trattamento. Ad ogni modo, occorre tenere conto che l’aumento delle ALT può essere parte della clearance dell’HBV durante la terapia con tenofovir (vedere sopra Esacerbazioni dell’epatite).Acidosi lattica: L’insorgenza di acidosi lattica, solitamente associata con steatosi epatica, è stata osservata nell’uso di analoghi nucleosidici. I dati preclinici e clinici suggeriscono che il rischio di insorgenza di acidosi lattica, un effetto di classe degli agenti analoghi nucleosidici, è limitato per tenofovir disoproxil fumarato. Tuttavia, poiché tenofovir è strutturalmente correlato agli analoghi nucleosidici, questo rischio non può essere escluso. I sintomi precoci (iperlattatemia sintomatica) comprendono sintomi digestivi benigni (quali nausea, vomito e dolore addominale), malessere non specifico, perdita di appetito, perdita di peso, sintomi respiratori (respiro frequente e/o profondo) o sintomi neurologici (compresa debolezza di tipo motorio). L’acidosi lattica presenta un’elevata mortalità e può essere associata a pancreatite, insufficienza epatica o renale. L’acidosi lattica generalmente si manifesta dopo pochi o parechi mesi di trattamento.In caso di iperlattatemia sintomatica e acidosi lattica/metabolica, epatomegalia progressiva, o livelli di transaminasi rapidamente aumentati, il trattamento con analoghi nucleosidici deve essere interrotto. Bisogna avere cautela somministrando analoghi nucleosidici a qualsiasi paziente (in particolare donne obese) che presenti epatomegalia, epatite o altri fattori di rischio di malattia epatica e steatosi (compresi alcuni prodotti medicinali e alcool). I pazienti co-infetti con il virus dell’epatite C e trattati con α-interferone e ribavirina rappresentano un ulteriore fattore di rischio.I pazienti ad alto rischio devono essere seguiti con attenzione.Lipodistrofia (lipoatrofia/lipomatosi): Nei pazienti infetti da HIV la terapia antiretrovirale combinata è stata associata alla ridistribuzione del grasso corporeo (lipodistrofia). Le conseguenze a lungo termine di questi eventi sono attualmente sconosciute. La conoscenza del meccanismo è incompleta. È stata ipotizzata un’associazione tra lipomatosi viscerale e inibitori della proteasi e lipoatrofia e inibitori nucleosidici della transcrittasi inversa. Un rischio maggiore di lipodistrofia è stato associato alla presenza di fattori individuali, quali l’età avanzata, e fattori legati al farmaco, come la maggior durata del trattamento antiretrovirale e dei disturbi metabolici associati. L’esame clinico deve includere la valutazione dei segni fisici di ridistribuzione del grasso. Occorre prendere in considerazione il dosaggio dei lipidi sierici e della glicemia a digiuno. I disordini del metabolismo lipidico devono essere trattati in maniera clinicamente appropriata.Essendo tenofovir correlato strutturalmente agli analoghi nucleosidici, non si può escludere il rischio di lipodistrofia. Tuttavia, i dati clinici, rilevati alla 144a settimana di trattamento in pazienti infetti da HIV non pre-trattati con antiretrovirali, indicano che il rischio di lipodistrofia è stato inferiore con tenofovir disoproxil fumarato comparato a stavudina quando somministrati con lamivudina ed efavirenz.Disfunzione mitocondriale: È stato dimostrato, sia in vivo che in vitro, che analoghi nucleosidici e nucleotidici causano livelli variabili di danno mitocondriale. Ci sono state segnalazioni di disfunzione mitocondriale in neonati HIV negativi esposti, in utero e/o dopo la nascita, ad analoghi nucleosidici. I principali eventi avversi riportati sono disordini ematologici (anemia, neutropenia), disordini metabolici (iperlattatemia, iperlipasemia). Questi eventi sono spesso transitori. Sono stati riportati come episodi tardivi alcuni disordini neurologici (ipertonia, convulsioni, comportamento anormale).Non è noto attualmente se i disordini neurologici sono transitori o permanenti. Per qualsiasi bambino esposto in utero ad analoghi nucleosidici o nucleotidici, anche se HIV negativo, deve essere eseguito un follow up clinico e di laboratorio e nel caso di segni o sintomi rilevanti un esame completo per rilevare possibili disfunzioni mitocondriali. Questi risultati non modificano le attuali raccomandazioni nazionali di usare una terapia antiretrovirale nelle donne in gravidanza al fine di prevenire la trasmissione verticale dell’HIV.Sindrome da riattivazione immunitaria: In pazienti affetti da HIV con deficienza immunitaria grave al momento della istituzione della terapia antiretrovirale di combinazione (CART), può insorgere una reazione infiammatoria a patogeni opportunisti asintomatici o residuali e causare condizioni cliniche serie, o il peggioramento dei sintomi. Tipicamente, tali reazioni sono state osservate entro le primissime settimane o mesi dall’inizio della terapia antiretrovirale di combinazione (CART). Esempi rilevanti di ciò sono le retiniti da citomegalovirus, le infezioni micobatteriche generalizzate e/o focali e la polmonite da Pneumocystis jiroveci. Qualsiasi sintomo infiammatorio deve essere valutato e deve essere instaurato un trattamento, se necessario. Osteonecrosi: Sebbene l’eziologia sia considerata multifattoriale (compreso l’impiego di corticosteroidi, il consumo di alcol, l’immunosoppressione grave, un più elevato indice di massa corporea), sono stati riportati casi di osteonecrosi soprattutto nei pazienti con malattia da HIV in stadio avanzato e/o esposti per lungo tempo alla terapia antiretrovirale di combinazione (CART). Ai pazienti deve essere raccomandato di rivolgersi al medico in caso di comparsa di fastidi, dolore e rigidità alle articolazioni, o difficoltà nel movimento.

Adverse Reactions
HIV-1: La valutazione delle reazioni avverse da studi clinici si basa sull’esperienza di due studi in cui 653 pazienti, con precedente esperienza di trattamenti, sono stati trattati con tenofovir disoproxil fumarato (n = 443) o placebo (n = 210) in associazione con altri farmaci antiretrovirali per 24 settimane, ed anche di uno studio comparativo in doppio cieco controllato in cui 600 pazienti non pretrattati sono stati trattati con tenofovir disoproxil 245 mg (come fumarato) (n = 299) o stavudina (n = 301) in combinazione con lamivudina ed efavirenz per 144 settimane.Si può prevedere che circa un terzo dei pazienti sarà soggetto ad effetti indesiderati in seguito al trattamento con tenofovir disoproxil fumarato in associazione con altri agenti antiretrovirali. Queste reazioni consistono generalmente in episodi di carattere gastrointestinale lievi o moderati.Gli effetti indesiderati che hanno una sospetta (o almeno possibile) correlazione con il trattamento sono elencati di seguito, divisi per classi sistemiche organiche e frequenza assoluta. All’interno di ciascuna classe di frequenza, gli effetti indesiderati sono riportati in ordine decrescente di gravità. Le frequenze sono definite come molto comune (≥ 1/10) o comune (≥ 1/100, < 1/10). Vedere anche sotto “Esperienza post-marketing”.Disturbi del metabolismo e della nutrizione:Molto comune: ipofosfatemiaPatologie del sistema nervoso:Molto comune: capogiriPatologie gastrointestinali:Molto comuni: diarrea, vomito, nauseaComune: flatulenzaApprossimativamente l’1% circa dei pazienti trattati con tenofovir disoproxil fumarato ha sospeso il trattamento a causa di effetti gastrointestinali.La terapia antiretrovirale di combinazione è stata associata ad anomalie metaboliche come ipertrigliceridemia, ipercolesterolemia, insulino resistenza, iperglicemia e iperlattatemia.La terapia antiretrovirale di combinazione è stata associata alla ridistribuzione del grasso corporeo (lipodistrofia) nei pazienti con infezione da HIV, inclusi la perdita di grasso sottocutaneo periferico e facciale, l’aumento del grasso addominale e viscerale, l’ipertrofia mammaria e l’accumulo di grasso dorsocervicale (gobba di bufalo).In uno studio controllato condotto per 144 settimane in pazienti non pre-trattati con antiretrovirali che ha comparato tenofovir disoproxil fumarato con stavudina in combinazione con lamivudina ed efavirenz, i pazienti trattati con tenofovir disoproxil fumarato hanno presentato un’incidenza significativamente più bassa di lipodistrofia in omparazione con i pazienti che sono stati trattati con stavudina. Il braccio trattato con tenofovir disoproxil fumarato ha anche dimostrato un aumento significativo medio inferiore nei trigliceridi e colesterolo totale a digiuno verso il braccio dicomparazione.In pazienti affetti da HIV con deficienza immunitaria grave al momento dell’inizio della terapia antiretrovirale di combinazione (CART), può insorgere una reazione infiammatoria a infezioni opportunistiche asintomatiche o residuali.Casi di osteonecrosi sono stati riportati soprattutto in pazienti con fattori di rischio generalmente noti,con malattia da HIV in stadio avanzato e/o esposti per lungo tempo alla terapia antiretrovirale di combinazione (CART). La frequenza di tali casi è sconosciuta.Epatite B: La valutazione delle reazioni avverse da dati di studi clinici si basa principalmente sull’esperienza di due studi comparativi controllati in doppio cieco (GS-US-174-0102 e GS-US-174-0103) in 641 pazienti con epatite cronica B e malattia epatica compensata trattati con tenofovir disoproxil 245 mg (come fumarato) al giorno (n = 426) o adefovir dipivoxil 10 mg al giorno (n = 215) per 48 settimane.Le reazioni avverse con sospetta (almeno possibile) correlazione al trattamento sono di seguito elencate suddivise per classi sistemiche organiche e frequenza. Le frequenze sono definite come comune (≥ 1/100, < 1/10). Vedere anche “Esperienza post-marketing” sotto riportata.Patologie del sistema nervoso:Comune: mal di testaPatologie gastrointestinali:Comune: diarrea, vomito, dolore addominale, nausea, distensione addominale, flatulenzaPatologie epatobiliari:Comune: aumento delle ALTPatologie sistemiche e condizioni relative alla sede di somministrazione:Comune: affaticamentoTrattamento oltre le 48 settimane: Il trattamento prolungato con tenofovir disoproxil fumarato per 96 settimane, negli studi GS-US-174-0102 e GS-US-174-0103, non ha rilevato nuove reazioni avverse e alcun cambiamento del profilo di tollerabilità (natura e gravità degli eventi avversi).Esacerbazioni durante il trattamento: Negli studi con pazienti non pretrattati con nucleosidi, durante il trattamento si è verificato un aumento delle ALT > 10 volte rispetto al limite superiore normale e > 2 volte rispetto al basale, nel 2,6% dei pazienti trattati con tenofovir disoproxil fumarato verso 1,9%dei pazienti trattati con adefovir dipivoxil. Nei pazienti trattati con tenofovir disoproxil fumarato, l’aumento delle ALT in trattamento ha avuto una durata media di 8 settimane, si è risolto con il proseguimento della terapia, e, nella maggioranza dei casi, è stato associato ad una riduzione ≥ 2 log10 copie/ml della carica virale che ha preceduto o coincideva con l’incremento delle ALT. Si raccomanda il monitoraggio periodico della funzione epatica durante il trattamento.Esperienza post-marketing: In aggiunta alle segnalazioni di reazioni avverse da studi clinici, durante la sorveglianza post-marketing di tenofovir disoproxil fumarato, sono state identificate anche le seguenti possibili reazioni avverse. Le frequenze vengono definite come rare (≥ 1/10.000, < 1/1.000) o molto rare (< 1/10.000) incluse segnalazioni isolate. Poiché tali eventi sono stati riportati volontariamente da una popolazione di dimensioni non note, non può esserne stimata la frequenza.Disturbi del metabolismo e della nutrizione:Raro: acidosi latticaFrequenza non nota: ipocaliemiaPatologie respiratorie, toraciche e mediastiniche:Molto raro: dispneaPatologie gastrointestinali:Raro: pancreatitePatologie epatobiliari:Raro: aumento delle transaminasiMolto raro: epatiteFrequenza non nota: stetosi epaticaPatologie della cute e del tessuto sottocutaneo:Raro: rashPatologie del sistema muscoloscheletrico e del tessuto connettivo:Frequenza non nota: rabdomiolisi, osteomalacia (che si è manifestata come dolore osseo e raramente ha contribuito a fratture), debolezza muscolare, miopatia.Patologie renali e urinarie:Rari: Insufficienza renale acuta, deficit renale, tubulopatia renale prossimale (inclusa la sindrome di Fanconi), aumento della creatininaMolto raro: necrosi tubulare acutaFrequenza non nota: nefrite (incluso nefrite interstiziale acuta) e diabete insipido nefrogenicoPatologie sistemiche e condizioni relative alla sede di somministrazione:Molto raro: asteniaLe seguenti reazioni avverse, sopra elencate per classi sistemiche organiche, possono verificarsi come conseguenza della tubulopatia renale prossimale: rabdomiolisi, osteomalacia (che si è manifestata come dolore osseo e raramente ha contribuito a fratture), ipocaliemia, debolezza muscolare, miopatia e ipofosfatemia. In assenza di tubulopatia renale prossimale questi eventi non si considerano correlabili alla terapia con tenofovir disoproxil fumarato.Nei pazienti con infezione da HBV, dopo interruzione della terapia HBV, sono comparse evidenze cliniche e di laboratorio di esacerbazioni dell’epatite.

Manufacturer
Gilead Sciences

Updated
11 November 2009 

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