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FIRDAPSE*100x1CPR 10MG
2020-03-04 14:40:55 来源: 作者: 【 】 浏览:452次 评论:0
FIRDAPSE:100x1CPR 10MG
BIOMARIN EUROPE LTD
Descrizione prodotto
FIRDAPSE*100x1CPR 10MG
Principio attivo
AMIFAMPRIDINA FOSFATO
Forma farmaceutica
COMPRESSE
ATC livello 3
ALTRI FARMACI DEL SISTEMA NERVOSO
Tipo prodotto
FARMACO ETICO
Indicazioni terapeutiche
Trattamento sintomatico della sindrome miastenica di Lambert-Eaton (LEMS) negli adulti.
Composizione
Ogni compressa contiene amifampridina fosfato equivalente a 10 mg di amifampridina.
Per l’elenco completo degli eccipienti, vedere paragrafo 6.1.
Eccipienti
Cellulosa microcristallina
Silice colloidale anidro
Calcio stearato
Controindicazioni
• Ipersensibilità al principio attivo o ad uno qualsiasi degli eccipienti
• Epilessia
• Asma incontrollata
• Uso concomitante con sultopride (vedere paragrafi 4.5 e 5.1)
• Uso concomitante con medicinali a basso indice terapeutico (vedere paragrafo 4.5)
• Uso concomitante con medicinali di cui sia noto il potenziale di causare prolungamento dell’intervallo QTc
• Sindrome congenita del QT (vedere paragrafo 4.4)
Posologia
Il trattamento deve iniziare sotto il controllo di un medico con esperienza nel trattamento della malattia.
FIRDAPSE deve essere somministrato in dosi separate, tre o quattro volte al giorno. La dose iniziale raccomandata è di 15 mg al giorno, e può essere aumentata di 5 mg alla volta ogni 4 o 5 giorni, fino a un massimo di 60 mg al giorno. La dose singola non deve mai superare i 20 mg.
La compressa deve essere assunta insieme al cibo. Consultare il paragrafo 5.2 per ulteriori informazioni sulla biodisponibilità di Firdapse dopo l’assunzione di cibo o a digiuno.
Solo per uso orale.
Pazienti pediatrici e adolescenti
L’uso di FIRDAPSE non è raccomandato nei pazienti di età inferiore ai 18 anni, a causa della mancanza di dati sulla sicurezza e l’efficacia (vedere paragrafo 5.2).
Pazienti con insufficienza renale o epatica
FIRDAPSE deve essere usato con cautela nei pazienti con insufficienza renale o epatica. Nei pazienti che presentano un’insufficienza moderata o grave della funzione renale o epatica si raccomanda una dose iniziale di 5 mg di FIRDAPSE al giorno. Per i pazienti con insufficienza lieve della funzione renale o epatica si raccomanda una dose iniziale di 10 mg di FIRDAPSE al giorno. Per tali pazienti si raccomanda una titolazione più lenta, rispetto a quelli che non soffrono di insufficienza renale o epatica: le dosi si devono aumentare di 5 mg per volta ogni 7 giorni. Se si verificano reazioni avverse, è necessario interrompere la titolazione verso l’alto della dose (vedere paragrafi 4.4 e 5.2).
Avvertenze e precauzioni
Non sono stati effettuati studi su pazienti affetti da insufficienza renale o epatica. A causa del rischio di un significativo aumento dell’esposizione al medicinale, i pazienti affetti da insufficienza renale o epatica devono essere sottoposti ad un attento controllo. Per i pazienti affetti da insufficienza renale o epatica, la titolazione della dose di amifampridina deve essere più lenta rispetto ai pazienti la cui funzione renale ed epatica è normale. Se si verificano reazioni avverse, è necessario interrompere la titolazione verso l’alto della dose (vedere paragrafo 4.2).
L’esposizione all’amifampridina si associa a un aumento del rischio di crisi epilettiche. Il rischio di crisi è dose-dipendente ed è maggiore nei pazienti che presentano fattori di rischio che abbassano la soglia epilettica; è compreso anche l’uso in associazione con altri medicinali di cui è noto l’effetto di abbassare la soglia epilettica (vedere paragrafo 4.5). In caso di crisi, il trattamento deve essere interrotto.
L’amifampridina non è stata completamente testata nei modelli di cancerogenicità, e il rischio di cancerogenicità associato al trattamento non è stato determinato. L’uso di amifampridina in pazienti affetti dalla forma non paraneoplastica di LEMS deve iniziare solo dopo un’accurata valutazione del rapporto rischio/beneficio per il paziente.
Il controllo clinico e il monitoraggio elettrocardiografico (ECG) sono indicati all’inizio del trattamento e in seguito a cadenza annuale. In caso di segni e sintomi che indichino aritmie cardiache, l’ECG deve essere effettuato immediatamente.
I pazienti devono essere istruiti ad informare i medici dell’assunzione del farmaco; può infatti rendersi necessario un attento monitoraggio di una patologia concomitante (in particolare l’asma).
Interazioni
Interazioni farmacocinetiche
Medicinali eliminati tramite metabolismo o secrezione attiva
Non vi sono dati circa gli effetti dell’amifampridina sul metabolismo o la secrezione attiva di altri medicinali. Occorre quindi seguire con cura particolare i pazienti sottoposti a un trattamento concomitante con medicinali eliminati tramite metabolismo o secrezione attiva. Se possibile, il monitoraggio è consigliato. Se necessario, si dovrà adeguare la dose del medicinale somministrato in associazione. È controindicato l’uso concomitante di medicinali a basso indice terapeutico (vedere paragrafo 4.3).
Sostanze che sono potenti inibitori degli enzimi che metabolizzano i medicinali (vedere paragrafo 5.2)
Non appare probabile che i potenti inibitori dell’enzima P450 (CYP450), come per esempio cimetidina o ketoconazolo, possano inibire il metabolismo dell’amifampridina da parte delle N-acetiltransferasi (NAT), provocando un aumento dell’esposizione all’amifampridina. I risultati dello studio in vitro sull’inibizione del CYP450 indicano che è improbabile che l’amifampridina abbia un ruolo nelle interazioni cliniche farmaco-farmaco su base metabolica correlate all’inibizione del metabolismo tramite CYP1A2, CYP2A6, CYP2B6, CYP2C8, CYP2C9, CYP2C19, CYP2D6, CYP2E1 e CYP3A4 dei farmaci somministrati in concomitanza. Malgrado ciò, quando si inizia il trattamento con un potente inibitore di enzimi o un trasportatore renale, i pazienti devono essere attentamente monitorati per il manifestarsi di reazioni avverse. Se il trattamento con un potente inibitore viene interrotto, si devono monitorare i pazienti per verificare l’efficacia, poiché può rendersi necessario un aumento dell’amifampridina.
Sostanze che sono potenti induttori di enzimi che metabolizzano i medicinali (vedere paragrafo 5.2)
I risultati di studi in vitro suggeriscono che vi è un basso potenziale di interazioni farmaco-farmaco dovute all’induzione degli enzimi CYP1A2, CYP2B6 e CYP3A4 da parte dell’amifampridina.
Interazioni farmacodinamiche
Sulla base delle proprietà farmacodinamiche di FIRDAPSE l’uso concomitante con il sultopride è controindicato, poiché tale associazione può aumentare il rischio di tachicardia ventricolare, e in particolare di torsione di punta (vedere paragrafi 4.3 e 5.1).
Associazioni che richiedono precauzioni di impiego
Medicinali di cui è noto l’effetto di abbassare la soglia epilettica
L’uso concomitante di FIRDAPSE e di sostanze di cui sia noto l’effetto di abbassare la soglia epilettica può aumentare il rischio di crisi. La decisione di somministrare sostanze pro-convulsive o tali da abbassare la soglia epilettica deve essere valutata con estrema attenzione, data la gravità dei rischi associati. Tali sostanze comprendono gran parte degli antidepressivi (antidepressivi triciclici, inibitori selettivi della captazione della serotonina), neurolettici (fenotiazine e butirrofenoni), mefloquina, bupropione e tramadolo (vedere paragrafi 4.4 e 5.1).
Associazioni da valutare
Medicinali con effetti atropinici
L’uso concomitante di FIRDAPSE e di medicinali con effetti atropinici può ridurre l’effetto di entrambi i principi attivi e quindi deve essere valutato. I medicinali con effetti atropinici comprendono gli antidepressivi triciclici, gran parte degli antistaminici atropinici H1, gli anticolinergici, i medicinali anti-Parkinson, gli antispasmodici atropinici, la disopiramide, i neurolettici fenotiazinici e la clozapina.
Medicinali con effetti colinergici
L’uso concomitante di FIRDAPSE e di medicinali con effetti colinergici (per esempio inibitori diretti e indiretti della colinesterasi) può aumentare l’effetto di entrambi i principi attivi e quindi deve essere valutato.
Medicinali con effetti miorilassanti non depolarizzanti
L’uso concomitante di FIRDAPSE e di medicinali con effetti miorilassanti non depolarizzanti (per esempio mivacurium e pipercurium) può ridurre l’effetto di entrambi i principi attivi e quindi deve essere valutato.
Medicinali con effetti miorilassanti depolarizzanti
L’uso concomitante di FIRDAPSE e di medicinali con effetti miorilassanti depolarizzanti (per esempio sussametonio) può ridurre l’effetto di entrambi i principi attivi e quindi deve essere valutato.
Effetti indesiderati
La sindrome miastenica di Lambert-Eaton è una patologia estremamente rara. Di conseguenza, esistono scarse informazioni sulle reazioni avverse al trattamento con amifampridina, a causa del ridotto numero di pazienti interessati.
Le reazioni avverse segnalate più frequentemente dalla letteratura pubblicata sono le parestesie (tra cui le parestesie periferiche e peribuccali) e le patologie gastrointestinali (tra cui epigastralgia, diarrea, nausea e dolori addominali). Intensità e incidenza di gran parte delle reazioni avverse sono dose-dipendenti.
Sono state segnalate anche le seguenti reazioni avverse:
• Disturbi psichiatrici: Disturbi del sonno
• Patologie del sistema nervoso: Convulsioni, ansia, sonnolenza, vertigini, senso di debolezza, spossatezza, cefalea, corea, mioclonia
• Patologie dell’occhio: Visione offuscata
• Patologie cardiache: Disturbi del ritmo cardiaco, palpitazioni
• Patologie vascolari: Sindrome di Raynaud, estremità fredde
• Patologie respiratorie, toraciche e mediastiniche: Tosse, ipersecrezione bronchiale, attacchi asmatici in pazienti asmatici o pazienti con un’anamnesi di asma
• Patologie epatobiliari: Livelli elevati di enzimi epatici (transaminasi)
In considerazione dei limitatissimi dati disponibili, non è possibile stimare la frequenza delle singole reazioni avverse.
Gravidanza e allattamento
Non sono disponibili dati clinici adeguati sull’esposizione all’amifampridina in gravidanza. Non sono disponibili dati non clinici di sicurezza in merito agli effetti dell’amifampridina sulla funzione riproduttiva (vedere paragrafo 5.3).
FIRDAPSE non deve essere usato durante la gravidanza.
Uomini e donne potenzialmente fertili devono utilizzare metodi contraccettivi efficaci durante il trattamento con FIRDAPSE.
Non è noto se l’amifampridina venga escreta nel latte materno umano. L’escrezione di amifampridina nel latte non è stata studiata negli animali. FIRDAPSE non deve essere usato durante l’allattamento.
Conservazione
Non conservare a temperatura superore ai 30° C. Conservare nella confezione originale per proteggere il medicinale dalla luce e dall’umidità.
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