entamente valutato l’uso contemporaneo di degarelix con farmaci noti per prolungare l’intervallo QTc o farmaci capaci di indurre torsione di punta, ad esempio farmaci antiaritmici di classe IA (es. chinidina, disopiramide) o di classe III (es. amiodarone, sotalolo, dofetilide, ibutilide), metadone, cisapride, moxifloxacina, antipsicotici, ecc. (vedere paragrafo 4.4).
Degarelix non è un substrato del sistema CYP450 umano e non ha mostrato alcuna induzione o inibizione in vitro di CYP1A2, CYP2C8, CYP2C9, CYP2C19, CYP2D6, CYP2E1, o CYP3A4/5. Perciò sono improbabili interazioni farmacocinetiche clinicamente significative tra farmaci legate ai citati isoenzimi.
Effetti indesiderati
Gli effetti indesiderati più comunemente osservati durante il trattamento con degarelix in studi di conferma di fase III (N=409) sono dovuti agli effetti fisiologici attesi della soppressione di testosterone, e comprendono vampate e aumento di peso (osservati nel 25% e nel 7%, rispettivamente, dei pazienti trattati per un anno), o eventi avversi al sito di iniezione. E’ stata riportata la comparsa transitoria di brividi, febbre o sintomi simil‑influenzali (rispettivamente nel 3%, 2% e 1% dei pazienti) qualche ora dopo la somministrazione.
Le reazioni al sito di iniezione riportate sono state soprattutto dolore ed eritema, riportati nel 28% e 17% dei pazienti, rispettivamente, sono stati riportati con minore frequenza gonfiore (6%), indurimento (4%) e formazione di noduli (3%). Questi eventi si sono verificati soprattutto con la dose iniziale mentre durante la terapia di mantenimento alla dose di 80 mg l’incidenza di questi eventi ogni 100 iniezioni è stata: 3 per dolore e <1 per eritema, gonfiore, noduli e indurimento. Gli eventi avversi riportati sono stati per la maggior parte transitori, di intensità da lieve a moderata e hanno portato a pochi casi di interruzione (<1%).
La frequenza degli effetti indesiderati sotto riportati è definita secondo le convenzioni seguenti:
Molto comune (≥ 1/10); comune (≥ 1/100 e < 1/10); non comune (≥ 1/1.000 e < 1/100), raro (≥ 1/10.000 e < 1/1000) e molto raro (< 1/10.000). Per ogni gruppo di frequenza gli effetti indesiderati sono presentati in ordine discendente di gravità.
Tabella 1: Frequenza delle reazioni avverse riportate in 1259 pazienti trattati per un totale di 1781 pazienti in un anno (studi di fase II e III).
Sistemi e organi secondo MedDRA (SOC) Molto comuni Comuni Non comuni
Disordini del sistema ematico e linfatico Anemia*
Disordini del sistema immunitario Ipersensibilità
Disturbi del metabolismo e della nutrizione Aumento di peso* Iperglicemia/Diabete mellito, aumento del colesterolo, diminuzione di peso, diminuzione dell’appetito, variazioni del calcio ematico
Disturbi psichiatrici Insonnia Depressione, diminuzione della libido*
Disordini del Sistema Nervoso Capogiri, cefalea Alterazioni psichiche, ipoestesia
Disordini dell’occhio Visione offuscata
Disturbi cardiaci Aritmia cardiaca (compresa fibrillazione atriale), palpitazioni, prolungamento dell’intervallo QT* (vedere paragrafi 4.4 e 4.5)
Disordini vascolari Vampate* Ipertensione, reazio |