Come usare Stivarga?
Prenda questo medicinale seguendo sempre esattamente le istruzioni del medico. Se ha dubbi consulti il medico o il farmacista.
La dose abituale per adulti è di 4 compresse rivestite con film Stivarga a 40 mg ciascuna (160 mg di regorafenib) una volta al giorno.
Un ciclo di trattamento consiste normalmente di 3 settimane di assunzione Stivarga prescritte dal medico, seguite da una settimana senza terapia. Se ben tollerato, altri cicli di trattamento possono seguire.
Stivarga dev'essere assunto ogni giorno alla stessa ora, dopo un pasto leggero (povero di grassi). Le compresse rivestite con film devono essere deglutite intere senza masticarle, con un po' d'acqua. Non assumere Stivarga con succo di pompelmo.
Se necessario è possibile che il suo medico riduca la dose o decida di interrompere o sospendere la terapia. Solitamente si assume Stivarga fino a che se ne ha un beneficio e gli effetti indesiderati non risultino insopportabili.
Si attenga alla posologia prescritta dal suo medico. Se ritiene che l'azione del medicamento sia troppo debole o troppo forte ne parli al suo medico o al suo farmacista.
Bambini e adolescenti
L'uso e la sicurezza di Stivarga nei bambini e negli adolescenti fino ai 18 anni non sono stati esaminati finora.
Cosa occorre tener conto se si assume una dose eccessiva (sovradosaggio) di Stivarga compresse rivestite con film?
Informi immediatamente il medico se ha assunto una dose superiore a quanto prescritto. Un trattamento medico potrebbe essere necessario e il medico potrebbe indicarle di interrompere l'assunzione di Stivarga.
L'assunzione di una quantità eccessiva di Stivarga può rendere più probabili o più gravi alcuni effetti indesiderati, soprattutto: reazioni cutanee (eruzione cutanea, vescicole, arrossamento, dolore, gonfiore, prurito o desquamazione della pelle), raucedine o alterazioni della voce, diarrea, infiammazione della mucosa del cavo orale, bocca secca, riduzione dell'appetito, pressione sanguinea elevata e spossatezza.
Cosa occorre tener conto se si dimentica di assumere Stivarga?
Se ha dimenticato una dose di Stivarga, deve assumerla lo stesso giorno, non appena se ne ricorda. Non deve assumere una dose doppia nello stesso giorno per compensare la dimenticanza del giorno precedente. Informi il medico ogni qualvolta dimentica una dose.
Quali effetti collaterali può avere Stivarga?
Come tutti i medicinali, Stivarga può causare effetti indesiderati sebbene non tutte le persone li manifestino. Questo farmaco può anche influenzare i risultati di alcune analisi del sangue.
Gli effetti indesiderati di Stivarga più seri, anche con esiti fatali, sono gravi danni al fegato, emorragie e perforazioni nelle pareti gastrointestinali.
Informi immediatamente il medico se nota uno qualsiasi dei seguenti disturbi:
Problemi al fegato:
Il trattamento con Stivarga può aumentare il rischio di gravi problemi al fegato. Chiedere immediatamente assistenza medica se si manifestano i seguenti sintomi:
colorazione giallastra della pelle e della sclera («bianco») degli occhi, colorazione scura dell'urina, stanchezza eccessiva e sonnolenza insolita, nausea, vomito o riduzione dell'appetito, stato confusionale e/o disorientamento, dolore sul lato destro dell'addome.
Questi sintomi possono indicare un grave danno al fegato.
Emorragie:
Stivarga può causare gravi emorragie nell'apparato digerente, (p.es. nello stomaco, nell'esofago, nell'intestino retto, crasso o tenue) o nei polmoni, reni, bocca, vagina e/o cervello. Consultare immediatamente un medico se si manifestano i seguenti sintomi:
presenza di sangue nelle feci o feci nere, presenza di sangue nelle urine, dolore allo stomaco, emissione di sangue con la tosse o nel vomito, mestruazioni più forti del normale, sanguinamenti vaginali inusuali, frequenti perdite di sangue dal naso.
Questi sintomi possono indicare un'emorragia.
Infarto cardiaco e disturbi del flusso di sangue al cuore:
Chiedere immediatamente assistenza medica, se si manifestano i seguenti sintomi che possono indicare un attacco di cuore o un ridotto flusso di sangue al cuore: disagio o dolore al torace, che dietro il petto si irradia fino alle spalle, braccia, schiena, nuca, denti, mascella o stomaco; questi sintomi possono manifestarsi in modo alternato; respiro affannoso, sudorazione improvvisa con pelle fredda e umida, vertigini o la sensazione di svenire.
Gravi problemi allo stomaco o all'intestino – Perforazione o fistola gastrointestinale:
Chiedere immediatamente assistenza medica se si manifestano i seguenti sintomi:
forti dolori allo stomaco (dolori addominali) o dolori allo stomaco che non cessano, vomito con sangue, feci rosse o nere.
Questi eventi possono essere segni di gravi problemi gastrointestinali, per es. perforazioni o fistole gastrointestinali.
Forte aumento della pressione sanguinea
Forti o persistenti mal di testa e/o distiurbi visivi possono indicare un forte aumento della pressione del sangue. In questi casi consultare immediatamente il medico curante.
Edema cerebrale reversibile
All'apparire dei seguenti sintomi richiedere immediatamente assistenza medica:
mal di testa, stato confusionale, crampi e riduzione della capacità visiva con o senza ipertensione. Questi sintomi possono segnalare un gonfiore temporaneo del cervello (sindrome da leucoencefalopatia posteriore reversibile).
Disturbi seri della pelle e/o della mucosa
All'apparire dei seguenti sintomi richiedere immediatamente assistenza medica:
reazioni gravi della pelle e/o delle mucose che possono manifestarsi con formazione di vescicole, dolore o febbre, compreso il distaccarsi di lembi di pelle (sindrome di Stevens-Johnson o necrolisi tossica epidermica).
Sindrome mano piede
Il trattamento con Stivarga può aumentare il rischio di problemi alla pelle. Contatti immediatamente il medico se nota uno qualsiasi dei seguenti disturbi sul palmo della mano o sulla pianta dei piedi:
arrossamento, dolore, gonfiore, vescicole e una forte formazione di callo.
Questi sintomi possono indicare una sindrome mano piede.
Gli effetti indesiderati osservati con maggiore frequenza nei pazienti trattati con Stivarga (possono manifestarsi in 3 o più pazienti su 10) sono: un senso di debolezza generale, mancanza di forza e energia, spossatezza; arrossamento della pelle, dolori, vescicole, gonfiore e una forte formazione di callo soprattutto sul palmo delle mani e sulla pianta dei piedi (sindrome mano-piede); diarrea; riduzione dell'appetito e dell'assunzione di cibo; pressione sanguinea alta; alterazioni della voce o raucedine; infezioni.
Nella lista seguente, gli effetti indesiderati sinora registrati sono riportati in ordine di frequenza:
Molto frequenti: possono colpire più di 1 su 10 pazienti:
Infezioni (per es. infezioni delle vie urinarie, infezioni del tratto respiratorio superiore, infezioni micotiche, bronchite), riduzione del numero di piastrine nel sangue, caratterizzata da predisposizione ai lividi o ai sanguinamenti (trombocitopenia), riduzione del numero di globuli rossi (anemia), perdita dell'appetito e calo dell'assunzione di cibo, mal di testa, emorragie, ipertonia, alterazioni della voce o raucedine, diarrea, dolore alla bocca o bocca secca, dolore alla lingua, infiammazione della mucosa della bocca, nausea, vomito, arrossamento della pelle, dolore, vescicole, gonfiore e forte formazione di callo (ipercheratosi) soprattutto sul palmo delle mani o sulla pianta dei piedi (sindrome mano piede), eruzione cutanea, caduta dei capelli, un senso di debolezza generale, mancanza di forza e energia, dolori, febbre e perdita di peso.
Frequenti: possono colpire da 1 a 10 pazienti su 100:
Tremore, sangue dal naso, disturbi del gusto, bocca secca, bruciore di stomaco, dolore allo stomaco, cute secca, eruzione cutanea con pelle rossa, screpolata, secca e squamosa e rigidità dei muscoli o delle articolazioni.
Effetti indesiderati frequenti che possono evidenziarsi durante le analisi del sangue o dell'urina:
riduzione del numero di globuli bianchi (leucopenia), tassi bassi di determinati elementi chimici (potassio, fosfato, calcio, sodio e magnesio) nel sangue (ipopotassiemia, ipofosfatemia, ipocalcemia, iponatriemia, ipomagnesiemia), alterazioni di enzimi prodotti dal fegato, che possono indicare un disturbo a carico del fegato (aumento delle transaminasi), presenza di proteine nelle urine (proteinuria), coagulazione del sangue anomala (che può manifestarsi per esempio con sangue dal naso o lividi sulla pelle), livelli elevati di determinati enzimi coinvolti nella digestione (aumento dell'amilasi e aumento della lipasi), attività ridotta della ghiandola tiroide (ipotiroidismo) livelli elevati di acido urico nel sangue (iperuricemia).
Occasionali: possono colpire da 1 a 10 pazienti su 1'000:
Reazioni d'ipersensibilità (che possono anche portare a reazioni cutanee gravi ed estese, stato di malessere generale, febbre, respiro affannoso, ittero e disturbi delle funzioni epatiche), infarto cardiaco e irrorazione sanguigna del cuore ridotta (ischemia miocardica, segno premonitore: dolori al torace), pressione sanguinea molto elevata seguita da mal di testa, confusione, offuscamento della vista, nausea, vomito e convulsioni, perforazione delle pareti gastrointestinali e fistole gastrointestinali (gravi problemi gastrointestinali caratterizzati da defecazioni frequenti o feci liquide, disidratazione, forti dolori addominali, febbre, brividi di febbre, nausea o vomito), gravi danni al fegato (contrassegnati da una colorazione giallastra della pelle e della sclera («bianco») degli occhi, colorazione scura delle urine, stanchezza eccessiva o sonnolenza insolita, nausea o vomito o perdita dell'appetito, stordimento e/o disorientamento e/o dolori sul lato destro dell'addome); disturbi ungueali (per es. unghie incrinate e/o spezzate); infiammazione acuta della pelle (eritema multiforme).
Rari: possono colpire da 1 a 10 pazienti su 10'000:
Determinati tipi di tumori della pelle (cheratoacantoma/carcinoma cutaneo a cellule squamose), edema cerebrale transitorio con mal di testa, confusione, crampi e riduzione della vista associate o meno a pressione sanguinea elevata (Sindrome da Leucoencefalopatia Posteriore Reversibile/SLPR)
Se osserva effetti collaterali, anche qui non descritti, dovrebbe informare il suo medico o il suo farmacista.