lia di aggiustarne il dosaggio nei pazienti pediatrici e con funzione renale compromessa.
Come raccomandato nella tabella 2, devono essere usati gli stessi incrementi degli intervalli tra i dosaggi e/o una riduzione di questi ultimi.
Avvertenze e precauzioni
Nei pazienti con disfunzione renale, come una riduzione della diuresi per insufficienza renale (clearance della creatinina ≤50 ml/min) o ad altre condizioni che possono compromettere la funzione renale, il dosaggio di MAXIPIME deve essere modificato per compensare la minore eliminazione renale. A causa del fatto che si determinano elevate e prolungate concentrazioni sieriche di antibiotico ai dosaggi usuali nei pazienti con insufficienza renale o altre condizioni che possono compromettere la funzione renale, quando il cefepime è somministrato a questi pazienti il dosaggio di mantenimento deve essere ridotto. Dosaggi ripetuti devono essere determinati in base al grado di disfunzione renale, della gravità dell’infezione e dalla sensibilità dell’agente eziologico (vedi 4.2 e 5). Durante la sorveglianza successiva alla commercializzazione sono stati riportati i seguenti eventi avversi gravi: encefalopatia reversibile (disturbi della coscienza che hanno incluso confusione, allucinazioni, stupore, e coma), mioclono, convulsioni (incluso stato epilettico non convulsivo) e/o insufficienza renale (vedi punto 4.8). La maggior parte dei casi è stata riportata in pazienti con disfunzione renale che hanno ricevuto dosi di MAXIPIME al di sopra di quelle consigliate. In generale, i sintomi di neurotossicità sono scomparsi dopo la sospensione del cefepime e/o dopo emodialisi; tuttavia alcuni casi hanno avuto esito fatale.
Come con altri antibiotici beta-lattamici, prima di istituire la terapia con MAXIPIME, si deve attentamente valutare che il paziente non sia precedentemente risultato ipersensibile alle penicilline o ad altri farmaci; in tal caso MAXIPIME dovrebbe essere somministrato con estrema cautela.
In caso di reazione allergica al MAXIPIME, la terapia deve essere interrotta ed il paziente trattato adeguatamente. Le reazioni gravi da ipersensibilità possono richiedere adrenalina e misure di supporto.
Con l’uso di quasi tutti gli agenti antibatterici compreso MAXIPIME, è stata riportata diarrea associata a Clostridium difficile che può variare in gravità da diarrea lieve a colite fatale. È da prendere in considerazione la diagnosi di C. difficile associata a diarrea in tutti i pazienti che presentano diarrea in seguito a terapia antibiotica. È necessaria un’accurata anamnesi clinica dato che è stato riportato che insorgenza di diarrea associata a C. difficile può verificarsi anche nei due mesi successivi alla somministrazione di agenti antibatterici. In caso di C. difficile, sospetta o accertata, può essere necessario interrompere la terapia antibiotica non prescritta per questa patologia.
In caso di uso concomitante di farmaci potenzialmente nefrotossici come aminoglicosidi e potenti diuretici è necessario controllare attentamente la funzione renale.
Anziani:
Degli oltre 6400 pazienti adulti trattati con MAXIPIME negli studi clinici, il 35% aveva 65 anni o più mentre il 16% ne aveva 75 o più.
Negli studi clinici, i pazienti anziani in trattamento alle dosi comunemente raccomandate per gli ad |