cilmente e convenientemente raggiunti con l’impiego di soluzioni concentrate di glucosio e, se richiesto, anche con somministrazioni supplementari di emulsioni di grassi per via parenterale.
L’alimentazione parenterale totale va iniziata con miscele contenenti glucosio a concentrazioni più basse; il contenuto di glucosio va quindi gradualmente aumentato fino a raggiungere le previste necessità caloriche man mano che aumenta la tolleranza da parte del paziente.
Negli adulti miscele fortemente ipertoniche di aminoacidi e glucosio possono essere somministrate con sicurezza solo mediante infusione continua tramite catetere venoso centrale inserito nella vena cava.
Per un’utilizzazione ottimale dell’azoto infondere in 8 ore 500 ml di Freamine III all’8,5%, miscelato con glucosio concentrato, elettroliti e vitamine. Se la somministrazione è inferiore alle dosi programmate, non tentare di riguadagnare il tempo perduto. Oltre a soddisfare il fabbisogno proteico, specie durante i primi giorni di terapia, la somministrazione va regolata anche in base alla tolleranza al glucosio del paziente.
L’apporto giornaliero di aminoacidi e glucosio va aumentato gradualmente fino a raggiungere la dose massima; frequenti determinazioni dei livelli di zucchero nell’urina e nel sangue indicheranno la gradualità necessaria.
In molti pazienti la somministrazione di calorie adeguate sotto forma di glucosio ipertonico può richiedere l’aggiunta di insulina esogena per prevenire l’iperglicemia e la glicosuria.
Quando la somministrazione di glucosio ipertonico viene sospesa bruscamente, infondere una soluzione contenente glucosio al 5%, per prevenire un’ipoglicemia da rimbalzo.
Alimentazione parenterale periferica:
Nei pazienti moderatamente catabolici e con moderata deplezione che necessitano di nutrizione parenterale e nei quali non sia indicata la somministrazione per via venosa centrale, il Freamine III può essere miscelato a soluzioni di glucosio al 5% e somministrato in una vena periferica.
Ad esempio, per preparare una soluzione di Freamine III al 4, 25 in glucosio al 2,25%, trasferire asetticamente 500 ml di Freamine III all’8,5%, in un flacone da un litro contenente 500 ml di glucosio al 5%. Ogni litro della soluzione risultante fornisce 41 grammi di proteine equivalenti a 85 calorie di carboidrati, con osmolarità pari a circa 555 mOsm/litro.
Le emulsioni di grassi per via parenterale forniscono circa 9 calorie per grammo e possono essere somministrate, per un apporto calorico supplementare, unitamente alla miscela di aminoacidi + glucosio tramite un raccordo ad “Y”. Le emulsioni di grassi non devono costituire l’unico apporto calorico poichè vari studi hanno evidenziato che il glucosio risparmia meglio l’azoto nel paziente stressato.
Risparmio di proteine:
Nei pazienti ben nutriti, leggermente catabolici, che necessitano di sostentamento parenterale per breve periodo, il Freamine III può essere somministrato per via periferica, con o senza carboidrati.
Queste micele, possono essere preparate diluendo il Freamine III all’8,5% con “Acqua per preparazioni iniettabili” o con Soluzioni di glucosio al 5% in modo da ottenere una soluzione isotonica o leggermente ipertonica da somministrare in una vena periferica. Per es |