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GLIVEC*120 CPS 100 MG
2013-11-12 19:41:27 来源: 作者: 【 】 浏览:534次 评论:0
NOME COMMERCIALE      GLIVEC*120 CPS 100 MG
 
AZIENDA      Novartis Farma S.p.A.
 
CLASSE         A
 
RICETTA      RNRLE - medicinale dispensabile al pubblico con ricetta medica da rinnovare di volta in volta rilasciata da centri ospedalieri o da specialista internista, oncologo, ematologo
 
ATC      L01XE01
Imatinib
 
PRINCIPIO ATTIVO      imatinib mesilato
 
GRUPPO TERAP.      Antineoplastici, inibitori delle proteasi
 
TIPOLOGIA      Imatinib
 
VALIDITA'      24 mesi
 
TEMP. CONS.      non superiore a +30°
 

INDICAZIONI TERAPEUTICHE

trattamento di pazienti adulti e pediatrici con leucemia mieloide cronica (LMC) con cromosoma Philadelphia (bcr-abl) positivo (Ph+) di nuova diagnosi, per i quali il trapianto di midollo osseo non è considerato come trattamento di prima linea; pazienti adulti e pediatrici con LMC Ph+ in fase cronica dopo il fallimento della terapia con interferone-alfa, o in fase accelerata o in crisi blastica; pazienti adulti con leucemia linfoblastica acuta con cromosoma Philadelphia positivo (LLA Ph+) di nuova diagnosi integrato con chemioterapia; pazienti adulti con LLA Ph+ recidivante o refrattaria come monoterapia; pazienti adulti con malattie mielodisplastiche/mieloproliferative (MDS/MPD) associate a riarrangiamenti del gene del recettore per il fattore di crescita di origine piastrinica (PDGFR); pazienti adulti con sindrome ipereosinofila avanzata (HES) e/o con leucemia eosinofila cronica (LEC) con riarrangiamento FIP1L1-PDGFRalfa. L'effetto di Glivec sull'esito del trapianto di midollo osseo non è stato determinato. Inoltre è indicato per il trattamento di pazienti adulti con tumori stromali del tratto gastrointestinale (GIST) maligni non operabili e/o metastatici, positivi al Kit (CD 117); il trattamento adiuvante di pazienti adulti con un significativo rischio di recidive dopo resezione di GIST positivi al Kit (CD117). I pazienti con un rischio di recidiva basso e molto basso, non dovrebbero ricevere il trattamento adiuvante; pazienti adulti con dermatofibrosarcoma protuberans (DFSP) non resecabile e pazienti adulti con DFSP recidivante e/o metastatico non elegibili per la chirurgia. Nei pazienti adulti e pediatrici, l'efficacia di Glivec si basa sui valori globali di risposta ematologica e citogenetica e di sopravvivenza libera da progressione nella LMC, su valori di risposta ematologica e citogenetica nella LLA Ph+, MDS/MPD, su valori di risposta ematologica nelle HES/LEC e su valori di risposta obiettiva nei pazienti adulti con GIST e nel DFSP non operabili o metastatici e di sopravvivenza libera da recidive nel trattamento adiuvante di GIST. L'esperienza con Glivec in pazienti con MDS/MPD associata a riarrangiamenti del gene PDGFR è molto limitata (vedere Proprietà farmacodinamiche nel RCP). Non ci sono sperimentazioni cliniche controllate che dimostrano un beneficio clinico o un aumento della sopravvivenza per queste patologie, a eccezione di quelle condotte nella LMC di nuova diagnosi in fase cronica

POSOLOGIA E MODO DI SOMMINISTRAZIONE

la terapia deve essere iniziata da un medico esperto nel trattamento di pazienti con tumori ematologici e sarcomi maligni, come appropriato. La dose prescritta deve essere somministrata per via orale, durante un pasto e con un abbondante bicchiere d'acqua per ridurre il rischio di irritazioni gastrointestinali. Dosi di 400 mg e di 600 mg devono essere somministrate in un'unica somministrazione giornaliera, mentre una dose giornaliera di 800 mg deve essere somministrata come 400 mg 2 volte al giorno, al mattino e alla sera. Per i pazienti (bambini) che non riescono ad ingoiare le capsule, il contenuto può essere diluito in un bicchiere di acqua non gassata o succo di mela. Poiché gli studi negli animali hanno evidenziato segni di tossicità riproduttiva e il rischio potenziale per il feto umano non è noto, le donne in età fertile che aprono le capsule devono maneggiare il contenuto con cautela ed evitare il contatto con gli occhi o l'inalazione (vedere paragrafo Gravidanza e allattamento nel RCP). Le mani devono essere lavate immediatamente dopo aver toccato le capsule aperte. Posologia per la LMC in pazienti adulti: per i pazienti con LMC in fase cronica il dosaggio raccomandato di Glivec è di 400 mg/die. La LMC si definisce in fase cronica quando sono soddisfatti tutti i seguenti criteri: blasti nel sangue e nel midollo osseo < 15%, basofili nel sangue periferico <20%, piastrine >100 x 10<sup>9</sup>/l. Per i pazienti in fase accelerata il dosaggio raccomandato di Glivec è di 600 mg/die. La fase accelerata è definita dalla presenza di uno qualsiasi dei seguenti fattori: blasti nel sangue o nel midollo osseo ≥15% ma <30%, blasti più promielociti nel sangue o nel midollo osseo ≥30% (purché i blasti siano <30%), basofili nel sangue periferico ≥20%, piastrine non correlate alla terapia <100 x 10<sup>9</sup>/l. Per i pazienti in crisi blastica il dosaggio raccomandato di Glivec è di 600 mg/die. La crisi blastica è definita dalla presenza di blasti nel sangue o nel midollo osseo ≥30% o da malattia extramidollare diversa dalla epatosplenomegalia. Durata del trattamento: negli studi clinici, il trattamento con Glivec è continuato fino alla progressione della malattia. Non è stato studiato l'effetto dell'interruzione del trattamento dopo il raggiungimento di una risposta citogenetica completa. E' possibile aumentare le dosi da 400 mg a 600 mg o 800 mg nei pazienti con malattia in fase cronica o da 600 mg ad un massimo di 800 mg (somministrati con dosi da 400 mg due volte al giorno) nei pazienti con malattia in fase accelerata o crisi blastica in assenza di gravi reazioni avverse al farmaco e grave neutropenia o trombocitopenia non associata alla leucemia nelle seguenti condizioni: progressione della malattia (in qualsiasi momento); mancato ottenimento di una risposta ematologica soddisfacente dopo almeno 3 mesi di trattamento; mancato ottenimento della risposta citogenetica dopo 12 mesi di trattamento; perdita di una risposta ematologica e/o citogenetica precedentemente ottenuta. I pazienti devono essere strettamente monitorati a seguito dell'aumento della dose dato il potenziale aumento di incidenza delle reazioni avverse a dosaggi superiori. Posologia per la LMC in pazienti pediatrici: il dosaggio per i pazienti pediatrici deve essere calcolato sulla base della superficie corporea (mg/m<sup>2</sup>). A bambini con LMC in fase cronica e in fase avanzata si raccomanda la dose giornaliera di 340 mg/m<sup>2</sup> (non superare la dose totale di 800 mg). La dose totale giornaliera può essere assunta in un'unica somministrazione o suddivisa in due somministrazioni, una al mattino e una alla sera. Le raccomandazioni per il dosaggio si basano al momento su un numero limitato di pazienti pediatrici (vedere paragrafi Proprietà farmacodinamiche e farmacocinetiche nel RCP). Non ci sono dati nel trattamento dei bambini di età inferiore ai 2 anni. E' possibile aumentare la dose giornaliera da 340 mg/m<sup>2</sup> a 570 mg/m<sup>2</sup> (non superare la dose totale di 800 mg) nella popolazione pediatrica in assenza di gravi reazioni avverse al farmaco e grave neutropenia o trombocitopenia non associata alla leucemia nelle seguenti circostanze: progressione della malattia (in qualsiasi momento); mancato ottenimento di una risposta ematologica soddisfacente dopo almeno 3 mesi di trattamento, mancato ottenimento di una risposta citogenetica dopo 12 mesi di trattamento; o perdita di una risposta ematologica e/o citogenetica precedentemente ottenuta. I pazienti devono essere strettamente monitorati dopo l'aumento di dose, data la potenziale maggior incidenza di reazioni avverse a dosaggi più alti. Posologia per LLA Ph+: per i pazienti con LLA Ph+ il dosaggio raccomandato di Glivec è di 600 mg/die. Ematologi esperti nella gestione di questa malattia devono supervisionare la terapia in tutte le fasi del trattamento. Schema di trattamento: sulla base dei dati esistenti, Glivec ha mostrato di essere efficace e sicuro quando viene somministrato a 600 mg/die in associazione a chemioterapia nelle fasi d'induzione, consolidamento e mantenimento (vedere paragrafo Proprietà farmacodinamiche nel RCP) utilizzate nel trattamento di pazienti adulti con LLA Ph+ di nuova diagnosi. La durata della terapia con Glivec può variare in funzione dello schema di trattamento scelto, ma generalmente risultati migliori si sono raggiunti con esposizioni più prolungate a Glivec. Per i pazienti adulti con LLA Ph+ recidivante o refrattaria, Glivec in monoterapia a 600 mg/die risulta sicuro, efficace e può essere somministrato fino a progressione della malattia. Posologia per MDS/MPD: per i pazienti con MDS/MPD il dosaggio raccomandato di Glivec è di 400 mg/die. Durata del trattamento: nell'unico studio clinico condotto finora, il trattamento con Glivec è stato continuato fino a progressione della malattia (vedere paragrafo Proprietà farmacodinamiche nel RCP). Al momento dell'analisi, la durata mediana del trattamento era di 47 mesi (24 giorni-60 mesi). Posologia per HES/LEC: per i pazienti con HES/LEC il dosaggio raccomandato di Glivec è 100 mg/die. Si può considerare un incremento della dose da 100 mg a 400 mg in assenza di reazioni avverse al farmaco, se le valutazioni dimostrano una risposta terapeutica insufficiente. Posologia per i GIST: per i pazienti con GIST maligni non operabili e/o metastatici il dosaggio raccomandato di Glivec è di 400 mg/die. Esistono dati limitati sull'effetto degli aumenti della dose da 400 mg a 600 mg o 800 mg nei pazienti che progrediscono con il trattamento con la dose più bassa (vedere paragrafo Proprietà farmacodinamiche nel RCP). Durata del trattamento: negli studi clinici nei pazienti con GIST, il trattamento con Glivec era continuato fino alla progressione della malattia. Al momento dell'analisi, la durata del trattamento era in media di 7 mesi (da 7 giorni a 13 mesi). Non è stato studiato l'effetto dell'interruzione del trattamento dopo il raggiungimento della risposta. Posologia per DFSP: per i pazienti con DFSP il dosaggio raccomandato di Glivec è di 800 mg/die. Adeguamento della dose in caso di reazioni avverse: reazioni avverse non ematologiche: se dovesse presentarsi una reazione avversa non ematologica con l'uso di Glivec, il trattamento deve essere sospeso fino alla risoluzione dell'evento. In seguito il trattamento può essere ripreso in modo appropriato, a seconda della gravità iniziale dell'evento. Se si verificano innalzamenti dei livelli di bilirubina superiori a 3 volte i normali limiti massimi istituzionali ("Institutional upper limit of normal", IULN) o dei livelli di transaminasi epatiche superiori a 5 volte i limiti IULN, Glivec deve essere sospeso fintanto che i livelli di bilirubina siano tornati a valori inferiori a 1,5 volte i limiti IULN e i livelli di transaminasi inferiori a 2,5 volte i limiti IULN. Il trattamento con Glivec può essere continuato con un dosaggio giornaliero ridotto. Negli adulti la dose deve essere ridotta da 400 a 300 mg o da 600 a 400 mg, o da 800 mg a 600 mg e nei bambini da 340 a 260 mg/m<sup>2</sup>/die. Reazioni avverse ematologiche: si raccomanda una riduzione della dose o l'interruzione del trattamento in caso di grave neutropenia e trombocitopenia, come indicato nella tabella seguente. Aggiustamenti della dose in caso di neutropenia e trombocitopenia: vedere tabella riportata nel RCP.<br/>Uso pediatrico: non c'è esperienza nei bambini con LMC di età inferiore a 2 anni (vedere paragrafo Proprietà farmacodinamiche nel RCP). C'è limitata esperienza nei bambini con LLA Ph+ e molto limitata esperienza nei bambini con MDS/MPD e DFSP. Non c'è esperienza nei bambini o adolescenti con GIST e con HES/LEC. Insufficienza epatica: imatinib è principalmente metabolizzato attraverso il fegato. Ai pazienti con disfunzione epatica di natura lieve, moderata o grave dovrebbe essere somministrata la minima dose raccomandata di 400 mg al giorno. La dose può essere ridotta se non tollerata (vedere paragrafi Avvertenze speciali e precauzione d'impiego, Effetti indesiderati e Proprietà farmacocinetiche nel RCP). Classificazione della disfunzione epatica: vedere tabella riportata nel RCP. Insufficienza renale: poiché la clearance renale di imatinib è trascurabile, non si prevede una diminuzione nella clearance di imatinib libero nei pazienti affetti da insufficienza renale. Ai pazienti con disfunzione renale lieve o moderata (ClCr = 20-59 ml/min) deve essere somministrata come dose iniziale la dose minima raccomandata di 400 mg al giorno. Sebbene siano disponibili informazioni molto limitate, anche i pazienti con disfunzione renale grave (ClCr = < 20 ml/min) o sottoposti a dialisi potrebbero assumere una dose iniziale di 400 mg. Comunque, si raccomanda cautela in questi pazienti. La dose può essere ridotta se non tollerata o aumentata per mancanza di efficacia (vedere paragrafi Avvertenze speciali e precauzioni d'impiego e Proprietà farmacocinetiche). Pazienti anziani: la farmacocinetica di imatinib negli anziani non è stata specificamente studiata. Nei pazienti adulti non si sono osservate significative differenze farmacocinetiche correlate all'età negli studi clinici che comprendevano più del 20% dei pazienti di 65 anni o di età superiore. Non è necessaria una specifica raccomandazione della dose nei pazienti anziani
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