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ZINFORO*INFUS 10FL 600MG
2019-05-08 22:29:14 来源: 作者: 【 】 浏览:509次 评论:0

ALTRI ANTIBATTERICI BETA-LATTAMICI
ZINFORO
NFUS 10FL 600MG
ASTRAZENECA SpA
Descrizione prodotto
ZINFORO*INFUS 10FL 600MG
Principio attivo
CEFTAROLINA FOSAMIL ACIDO ACETICO MONOIDRATO SOLVATATO
Forma farmaceutica
PREPARAZIONE INIETTABILE
ATC livello 3
ALTRI ANTIBATTERICI BETA-LATTAMICI
Tipo prodotto
FARMACO SOLO USO OSPEDALIERO
Indicazioni terapeutiche
Zinforo è indicato negli adulti per il trattamento delle seguenti infezioni (vedere paragrafi 4.4 e 5.1):
• Infezioni complicate della cute e dei tessuti molli (cSSTI).
• Polmonite acquisita in comunità (CAP).
Si devono tenere in considerazione le indicazioni ufficiali sull’impiego appropriato degli agenti antibatterici.
Composizione
Ogni flaconcino contiene ceftarolina fosamil acido acetico monoidrato solvatato equivalente a 600 mg di ceftarolina fosamil.
Dopo la ricostituzione, 1 ml di soluzione contiene 30 mg di ceftarolina fosamil.
Per l’elenco completo degli eccipienti, vedere paragrafo 6.1.
Eccipienti
Arginina
Controindicazioni
Ipersensibilità al principio attivo o ad uno qualsiasi degli eccipienti elencati al paragrafo 6.1.
Ipersensibilità alla classe antibatterica delle cefalosporine.
Ipersensibilità immediata e grave (es. reazione anafilattica) a qualsiasi altro tipo di agente antibatterico beta–lattamico (es. penicilline o carbapenemi).
Posologia
Posologia
Per il trattamento delle cSSTI e della CAP, la dose raccomandata è pari a 600 mg somministrati ogni 12 ore mediante infusione endovenosa per 60 minuti nei pazienti di età pari o superiore a 18 anni. La durata raccomandata del trattamento per le cSSTI è da 5 a 14 giorni, mentre la durata raccomandata del trattamento per la CAP è da 5 a 7 giorni.
Popolazioni speciali di pazienti
Pazienti anziani (≥ 65 anni)
Non è necessario alcun aggiustamento della dose per i soggetti anziani con valori di clearance della creatinina > 50 ml/min (vedere paragrafo 5.2).
Insufficienza renale
La dose deve essere aggiustata quando la clearance della creatinina (CrCL) è ≤ 50 ml/min, come indicato di seguito (vedere paragrafi 4.4 e 5.2).
Clearance della creatinina (ml/min) Schema posologico Frequenza
da > 30 a ≤ 50 400 mg per via endovenosa (per 60 minuti) ogni 12 ore
Ci sono dati insufficienti per formulare raccomandazioni specifiche in merito all’aggiustamento della dose per i pazienti con insufficienza renale grave (CrCL ≤ 30 ml/min) e nefropatia allo stadio terminale (ESRD), inclusi i soggetti sottoposti a emodialisi (vedere paragrafo 4.4).
Insufficienza epatica
Non è necessario alcun aggiustamento della dose nei pazienti con insufficienza epatica (vedere paragrafo 5.2).
Popolazione pediatrica
La sicurezza e l’efficacia di Zinforo nei bambini dalla nascita fino ad una età inferiore ai 18 anni non sono state ancora stabilite.
Non ci sono dati disponibili (vedere paragrafo 5.2).
Modo di somministrazione
Zinforo è somministrato mediante infusione endovenosa per 60 minuti (vedere paragrafo 6.6).
Avvertenze e precauzioni
Reazioni di ipersensibilità
Possono insorgere reazioni gravi, occasionalmente ad esito fatale, di ipersensibilità (vedere paragrafi 4.3 e 4.8).
I pazienti con un’anamnesi d’ipersensibilità alle cefalosporine, alle penicilline o ad altri agenti antibatterici beta–lattamici possono essere ipersensibili anche a ceftarolina fosamil. Zinforo è controindicato nei pazienti con storia di ipersensibilità alle cefalosporine. Inoltre, è controindicato nei pazienti con storia di ipersensibilità immediata e grave (es. reazione anafilattica) a qualsiasi altro tipo di agente antibatterico beta–lattamico (vedere paragrafo 4.3). Zinforo deve essere usato con cautela nei pazienti con una storia di qualsiasi altra reazione di ipersensibilità a penicilline o carbapenemi.
In caso di comparsa di una reazione allergica grave durante il trattamento con Zinforo, si deve interrompere la somministrazione del medicinale e si devono attuare misure appropriate.
Diarrea associata a Clostridium difficile
Sono stati segnalati casi di colite e colite pseudomembranosa, associata all’uso di antibatterici, con ceftarolina fosamil, la cui gravità può essere da lieve a pericolosa per la vita. Pertanto, è importante prendere in considerazione questa diagnosi nei pazienti che presentano episodi di diarrea durante o dopo la somministrazione di ceftarolina fosamil (vedere paragrafo 4.8). In questi casi, si deve prendere in considerazione l’eventualità di interrompere la terapia con ceftarolina fosamil e di adottare misure appropriate, unitamente alla somministrazione del trattamento specifico per Clostridium difficile.
Microrganismi non sensibili
Possono insorgere superinfezioni durante o dopo il trattamento con Zinforo.
Pazienti con epilessia preesistente
Nell’ambito di studi di tossicologia su ceftarolina è stata osservata l’insorgenza di crisi epilettiche a livelli di Cmax pari a 7–25 volte nell’uomo (vedere paragrafo 5.3). L’esperienza acquisita negli studi clinici sull’impiego di ceftarolina fosamil in pazienti con epilessia preesistente è molto limitata.
Pertanto, Zinforo deve essere impiegato con cautela in questa popolazione di pazienti.
Insufficienza renale
Ci sono dati insufficienti per formulare raccomandazioni specifiche in merito all’aggiustamento della dose per i pazienti con insufficienza renale grave (CrCL ≤ 30 ml/min) e nefropatia allo stadio terminale (ESRD), inclusi i soggetti sottoposti a emodialisi. Pertanto, l’impiego di Zinforo non è raccomandato in queste popolazioni di pazienti (vedere paragrafo 5.2).
Siero conversione al test diretto dell’antiglobulina (test di Coombs) e rischio potenziale di anemia emolitica
Durante il trattamento con cefalosporine si può sviluppare positività al test diretto dell’antiglobulina (DAGT). L’incidenza della sieroconversione al DAGT nei pazienti trattati con ceftarolina fosamil è risultata pari al 10,7% nell’ambito degli studi clinici principali accorpati. Negli studi clinici non sono emerse evidenze di emolisi nei pazienti che hanno sviluppato un DAGT positivo durante il trattamento. Tuttavia, non può essere esclusa la possibilità che possa verificarsi un’anemia emolitica associata al trattamento con cefalosporine, incluso Zinforo. I pazienti, che hanno sviluppato anemia durante o dopo il trattamento con Zinforo, devono essere studiati per questa evenienza.
Limiti dei dati clinici
Non è stata acquisita alcuna esperienza sull’impiego di ceftarolina per il trattamento della CAP nei seguenti gruppi di pazienti: soggetti immunocompromessi, pazienti con sepsi/shock settico grave, malattia polmonare sottostante grave, pazienti appartenenti alla Classe di Rischio V secondo i criteri PORT e/o affetti da CAP che richiedono una ventilazione all’ammissione, CAP causata da S. aureus resistente a meticillina o pazienti che richiedono una terapia intensiva. Si raccomanda cautela in caso di trattamento di tali pazienti.
Non è stata acquisita alcuna esperienza sull’impiego di ceftarolina per il trattamento delle cSSTI nei seguenti gruppi di pazienti: pazienti immunocompromessi, pazienti con sepsi/shock settico grave, fascite necrotizzante, ascesso perianale e pazienti con ustioni di terzo grado ed estese. Vi sono esperienze limitate nel trattamento di pazienti con infezioni da piede diabetico. Si raccomanda cautela in caso di trattamento di tali pazienti.
Interazioni
Non sono stati effettuati studi di interazione clinica con altri farmaci e ceftarolina fosamil.
Si prevede che il potenziale di interazione di ceftarolina o ceftarolina fosamil con i medicinali metabolizzati dagli enzimi P450 sia basso, in quanto questi agenti non sono inibitori né induttori degli enzimi P450 in vitro. Ceftarolina o ceftarolina fosamil non sono metabolizzati dagli enzimi P450 in vitro; di conseguenza, è improbabile che la cosomministrazione di induttori o inibitori di P450 influisca sulla farmacocinetica di ceftarolina.
Ceftarolina non è un substrato né un inibitore dei trasportatori di captazione renale (OCT2, OAT1 e OAT3) in vitro. Pertanto, non sono attese interazioni di ceftarolina con medicinali che sono substrati o inibitori (es. probenecid) di questi trasportatori.
Effetti indesiderati
Riassunto del profilo di sicurezza
In quattro studi clinici pivotali, 1305 soggetti adulti sono stati trattati con Zinforo (600 mg somministrati per 60 minuti ogni 12 ore).
Le reazioni avverse più comuni riportate nel ≥ 3% dei pazienti trattati con Zinforo sono state diarrea, cefalea, nausea e prurito, ed erano generalmente di entità lieve o moderata.
Tabella contenente l’elenco delle reazioni avverse
Sono state identificate le seguenti reazioni avverse durante gli studi clinici sull’impiego di Zinforo. Le reazioni avverse sono classificate secondo la classificazione per sistemi e organi e frequenza. Le categorie della frequenza sono ricavate in base alle seguenti convenzioni: molto comune (≥ 1/10), comune (da ≥ 1/100 a < 1/10), non comune (da ≥ 1/1000 a < 1/100), raro (da ≥ 1/10000 a < 1/1000).
Tabella 1 Frequenza delle reazioni avverse in base alla classificazione per sistemi e organi
Tabella 1 Frequenza delle reazioni avverse in base alla classificazione per sistemi e organi
Classificazione per sistemi e Organi Molto comune Comune Non comune
Infezioni e infestazioni     Colite da Clostridium difficile (vedere paragrafo 4.4)
Disturbi del sangue e del sistema linfatico     Anemia, leucopenia, trombocitopenia, allungamento del tempo di protrombina (PT), allungamento del tempo di tromboplastina parziale attivata (aPTT), aumento del International Normalised Ratio (INR)
Disturbi del sistema Immunitario   Rash cutaneo, prurito Anafilassi (vedere paragrafi 4.3 e 4.4), ipersensibilità (es. orticaria, edema del viso e delle labbra) (vedere paragrafi 4.3 e 4.4)
Disturbi del sistema nervoso   Cefalea, capogiri 
Disturbi vascolari   Flebite 
Disturbi gastrointestinali   Diarrea, nausea, vomito, dolori addominali 
Disturbi epatobiliari   Aumento delle Transaminasi 
Disturbi renali e urinari     Aumento del livello ematico di creatinina
Disturbi sistemici e nel sito di Somministrazione   Piressia, reazioni nel sito di infusione (eritema, flebite, dolore) 
Esami diagnostici Test diretto di Coombs positivo (vedere paragrafo 4.4)
Gravidanza e allattamento
Gravidanza
Non sono disponibili oppure sono limitati i dati riguardanti l’impiego di ceftarolina fosamil in gravidanza. Studi sul modello animale condotti su ratti e conigli non indicano effetti dannosi in relazione alla tossicità riproduttiva a esposizioni simili alle concentrazioni terapeutiche. Nel ratto, a seguito della somministrazione, durante il periodo di gravidanza e allattamento, non è stato rilevato alcun effetto sul peso alla nascita o sulla crescita della prole, sebbene siano state osservate lievi variazioni del peso fetale e ritardata ossificazione dell’osso interparietale a seguito di somministrazione di ceftarolina fosamil durante l’organogenesi (vedere paragrafo 5.3).
Come misura cautelativa, è preferibile evitare l’impiego di Zinforo durante la gravidanza, a meno che le condizioni cliniche della paziente richiedano il trattamento con un antibiotico con il profilo antibatterico di Zinforo.
Allattamento
Non è stato ancora stabilito se ceftarolina fosamil o ceftarolina venga escreto nel latte umano.
L’interruzione dell’allattamento oppure la sospensione/rinuncia alla terapia con Zinforo devono essere decise tenendo conto del beneficio del trattamento per la donna.
Fertilità
Gli effetti di ceftarolina fosamil sulla fertilità nell’uomo non sono stati studiati. Studi sull’impiego di ceftarolina fosamil, condotti su animali, non indicano effetti dannosi in relazione alla fertilità (vedere paragrafo 5.3).
Conservazione
Conservare a temperatura inferiore a 30° C. 

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