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BCG MEDAC*1FL+1SAC 50ML C/CAT
2016-12-14 04:34:43 来源: 作者: 【 】 浏览:604次 评论:0

IMMUNOSTIMOLANTI
BCG MEDAC
1FL+1SAC 50ML C/CAT
MEDAC PHARMA Srl
Descrizione prodotto
BCG MEDAC*1FL+1SAC 50ML C/CAT

Principio attivo
BCG - BACILLO DI CALMETTE E GUERIN

Forma farmaceutica
POLVERE PER SOSP.ENDOVESCICALE

ATC livello 3
IMMUNOSTIMOLANTI

Tipo prodotto
FARMACO SOLO USO OSPEDALIERO
Indicazioni terapeutiche
Trattamento del carcinoma vescicale uroteliale non–invasivo:

• Trattamento curativo del carcinoma in situ

• Trattamento profilattico della recidiva di:

– carcinoma uroteliale limitato alla mucosa:

– Ta G1–G2 se tumore multifocale e/o recidiva

– Ta G3

– carcinoma uroteliale vescicale nella lamina propria ma non nella muscolare (T1)

– carcinoma in situ

 
Composizione
Dopo ricostituzione, un flaconcino contiene:

BCG (Bacillo Calmette–Guérin), ceppo RIVM derivato da ceppo 1173–P2

2 x 108 fino a 3 x 109 unità vitali

Per l’elenco completo degli eccipienti, vedere paragrafo 6.1.

Eccipienti
Polvere: poligelina, glucosio anidro e polisorbato 80.

Solvente: cloruro di sodio e acqua per iniezioni.

Controindicazioni
Ipersensibilità ad uno qualsiasi degli ingredienti

BCG–medac non deve essere utilizzato nei pazienti immunosoppressi o in quelli con immunodeficienze congenite o acquisite quando queste sono dovute a malattie concomitanti (ad es. sierologia positiva per HIV positivo, leucemia, linfoma), terapia contro il cancro (ad es. farmaci citostatici, radiazioni) o terapie immunosoppressive (ad es. corticosteroidi).

BCG–medac non dovrebbe essere somministrato in pazienti con tubercolosi attiva. Il rischio di tubercolosi attiva deve essere escluso mediante un’opportuna anamnesi e, se indicato, da test diagnostici secondo le linee guida locali.

Pregressa radioterapia della vescica

Il trattamento con BCG–medac è controindicato nelle donne che allattano (vedere paragrafo 4.6).

BCG–medac non deve essere instillato prima che siano trascorse 2–3 settimane da TUR, biopsia della vescica o cateterizzazione traumatica.

Perforazione della vescica (vedere paragrafo 4.4)

Infezione acuta del tratto urinario (vedere paragrafo 4.4)

Posologia
Dosaggio

Si raccomanda l’utilizzo del contenuto di un flaconcino per una instillazione vescicale. Le istruzioni per la ricostituzione sono fornite al paragrafo 6.6.

Durata

Carcinoma in situ

Un programma standard di trattamento consiste in una instillazione intravescicale di BCG–medac ogni settimana per un periodo di sei settimane consecutive come terapia di induzione. Il trattamento con BCG non deve iniziare fino a 2–3 settimane dopo la resezione transuretrale (TUR). Dopo un intervallo di 4 settimane si può riprendere la somministrazione intravescicale seguendo la terapia di mantenimento per almeno un anno. I programmi del trattamento di mantenimento sono descritti di seguito.

Terapia di induzione (trattamento profilattico contro la recidiva tumorale)

La terapia al BCG dovrebbe iniziare 2–3 settimane dopo aver eseguito la TUR o la biopsia vescicale ma senza caterizzazione traumatica e deve essere ripetuta ogni settimana per un periodo di 6 settimane. Nel caso di tumori a medio e ad alto rischio, dovrebbe far seguito una terapia di mantenimento.

Terapia di mantenimento

Uno degli schemi terapeutici di mantenimento consiste nell’effettuare un trattamento mensile per un periodo di 12 mesi. Un altro schema di mantenimento consiste invece in tre instillazioni da effettuare ogni settimana al mese 3, 6, 12, 18, 24, 30, e 36. In base a questo schema vengono somministrate 27 instillazioni in un periodo di tre anni.

Gli schemi terapeutici con diversi ceppi di BCG sono stati testati in studi clinici effettuati su un gran numero di pazienti. Al momento non è ancora possibile stabilire quali di questi regimi sia più efficace rispetto agli altri.

Somministrazione

BCG–medac deve essere somministrato alle stesse condizioni richieste per un’endoscopia intravescicale.

Il paziente deve astenersi dal bere da 4 ore prima dell’instillazione e fino a due ore dopo. Prima dell’instillazione di BCG il paziente dovrà svuotare la vescica. BCG–medac viene introdotto nella vescica a bassa pressione e attraverso un catetere. La sospensione di BCG–medac instillato deve rimanere nella vescica per un periodo di 2 ore, ove possibile. Durante tale periodo la sospensione deve trovarsi a contatto con l’intera superficie della mucosa vescicale e pertanto il paziente deve essere indotto a muoversi il maggiormente possibile. Dopo 2 ore il paziente deve svuotare la vescica preferibilmente in posizione seduta.

In assenza di specifiche controindicazioni mediche è raccomandabile effettuare al paziente una iperidratazione della durata di 48 ore in seguito ad ogni instillazione.

BCG–medac non deve essere utilizzato nei bambini dal momento che non ne è ancora stata comprovata la sicurezza e l’efficacia.

Non vi sono istruzioni specifiche d’utilizzo nell’anziano.

Avvertenze e precauzioni
BCG–medac non può essere usato per somministrazione sottocutanea, intradermale, intramuscolare od intravenosa o per vaccinazione.

Trattamento dei sintomi, segni o sindrome

Vedere paragrafo 4.8.

Numero delle instillazioni di BCG

Effetti collaterali da trattamento al BCG sono frequenti ma normalmente moderati e transitori. Normalmente con l’aumentare del numero di instillazioni di BCG aumenta la possibilità di reazioni avverse.

Infezione/reazione sistemica al BCG grave

Infezioni/reazioni sistemiche al BCG sono state riscontrate raramente e vengono descritte come febbre >39,5° C per la durata di 12 ore, febbre >38,5° C per la durata di 48 ore, polmonite miliare, epatite granulomatosa, anomalie dei test di funzione epatica, disfunzioni organiche (diverse da quelle del tratto uro–genitale) con infiammazione granulomatosa evidenziata alla biopsia, sindrome di Reiter.

La possibilità di infezioni sistemiche gravi al BCG deve essere valutata prima dell’inizio della terapia.

Un’instillazione traumatica può indurre casi di setticemia con possibile shock settico ed eventi potenzialmente fatali.

Eventuali infezioni del tratto urinario debbono essere scartate prima di ogni instillazione vescicale di BCG (un’infiammazione della membrana mucosa della vescica può aumentare i rischi di disseminazione ematologica di BCG). Nel caso venga diagnosticata un’infezione del tratto urinario durante la terapia al BCG, questa deve essere interrotta fino a quando l’analisi delle urine non sia normalizzata e il trattamento antibiotico sia concluso.

Sono state riportate infezioni di impianti e protesi in pazienti con (ad es.) aneurisma o protesi.

Persistenza del BCG

Vi sono state segnalazioni di singoli casi di persistenza dei batteri del BCG nel tratto urinario per più di 16 mesi.

Febbre o macro–ematuria

Il trattamento deve essere procrastinato fino alla risoluzione della febbre o della macro– ematuria concomitanti

Capacità vescicale ridotta

Il rischio di retrazione vescicale può aumentare nei pazienti con capacità vescicale ridotta.

HLA–B27

Nei pazienti con HLA–B27 positiva può maggiormente verificarsi il rischio di artrite reattiva o sindrome di Reiter.

Precauzioni d’uso

BCG–medac non deve essere manipolato né nello stesso locale né dalle stesse persone predisposte alla preparazione di farmaci citotossici per somministrazione intravenosa. BCG–medac non deve essere manipolato da persone che presentano immunodeficienze note. Il contatto di BCG–medac con la cute e le mucose deve essere evitato. La contaminazione può provocare reazione di ipersensibilità o infezione dell’area interessata.

Pazienti con immunodeficienze

Pazienti con immunodeficienze note devono evitare il contatto con pazienti in trattamento con BCG.

Test cutaneo per la tubercolina

Il trattamento intravescicale con BCG–medac potrebbe indurre sensibilità alla tubercolina e conseguentemente alterare l’interpretazione del test cutaneo alla tubercolina per la diagnosi di infezione da micobatteri. Pertanto il test di reattività alla tubercolina dovrebbe essere eseguito prima della somministrazione del BCG–medac.

Gravidanza

Non si raccomanda l’utilizzo di BCG–medac in gravidanza (vedere paragrafo 4.6)

Trasmissione per via sessuale

Non è stata ancora riscontrata trasmissione per via sessuale del BCG ma si raccomanda l’uso di un profilattico durante il rapporto sessuale per una settimana dopo la terapia con BCG.

Igiene generale

Si raccomanda di lavare le mani e la zona genitale dopo la minzione. Ciò vale in particolare per le prime minzioni dopo l’instillazione del BCG. In caso di contaminazione di lesioni cutanee, si raccomanda l’uso di un disinfettante idoneo.

Contaminazione di BCG–medac

Un’eventuale fuoriuscita di sospensione di BCG–medac deve essere trattata con un disinfettante con dimostrata attività contro i micobatteri. Il contatto con la pelle deve essere trattato con disinfettante idoneo.

Interazioni
I batteri BCG sono sensibili ai farmaci anti–tubercolosi (ad es. etambutolo, streptomicina, p–acido aminosalicilico (PAS), isoniazide (INH) e rifampicina), antibiotici, antisettici e lubrificanti. E’ stata riscontrata resistenza contro la pirazinamide e cicloserina.

Durante la terapia intravescicale con BCG, la somministrazione simultanea di agenti anti–tubercolinici e di antibiotici come i fluoroquinolonici, doxicilina o gentamicina deve essere evitata a causa della sensibilità del BCG a questi farmaci.

Effetti indesiderati
All’interno di ciascuna classe di frequenza, gli effetti indesiderati sono riportati in ordine decrescente di gravità.

Classificazione per sistemi e organi  Frequenza ed effetto indesiderato 
Infezioni ed infestazioni Molto comune (>1/10):
Cistiti e reazioni infiammatorie (granulomi) della vescica
Non comune (>1/1.000, <1/100):
Infezione del tratto urinario, orchite, reazione/infezione sistemica al BCG grave, sepsi da BCG, polmonite miliare, ascesso cutaneo, sindrome di Reiter (congiuntivite, oligoartrite asimmetrica e cistite)
Raro (>1/10.000, <1/1.000):
Infezione vascolare (ad es. aneurisma infetto), ascesso renale
Molto raro (<1/10.000):
Infezione da BCG di impianti e del tessuto circostante (ad es. infezioni di protesi aortica, defibrillatore cardiaco, artroplastica del bacino o del ginocchio), linfoadenite cervicale, infezione dei linfonodi regionali, osteomielite, infezione del midollo osseo, ascesso dello psoas, infezione del glande, orchite o epididimite resistente a terapia antitubercolare
Patologie del sistema emolinfopoietico Non comune (>1/1.000, <1/100):
Citopenia, anemia
Disturbi del sistema immunitario Molto comune (>1/10):
Reazione sistemica al BCG transitoria (febbre <38,5° C, sintomi simil–influenzali, comprendenti malessere, febbre, brividi, sensazione generale di fastidio)
Molto raro (<1/10.000):
Reazione di ipersensibilità (ad es. edema delle palpebre, tosse)
Patologie dell’occhio Molto raro (<1/10.000):
Corioretinite, congiuntivite, uveite
Patologie vascolari Molto raro (<1/10.000):
Fistola vascolare
Patologie respiratorie, toraciche e mediastiniche Non comune (>1/1.000, <1/100):
Granuloma polmonare
Patologie gastrointestinali Molto comune (>1/10):
Nausea
Molto raro (<1/10.000):
Vomito, fistola intestinale, peritonite
Patologie epatobiliari Non comune (>1/1.000, <1/100):
Epatite
Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo Non comune (>1/1.000, <1/100):
Rash cutaneo
Patologie del sistema muscoloscheletrico e del tessuto connettivo Non comune (>1/1.000, <1/100):
Artrite, artralgia
Patologie renali e urinarie Molto comune (>1/10):
Frequente bisogno di urinare con sensazione di fastidio e dolore
Non comune (>1/1.000, <1/100): Ematuria macroscopica, retrazione vescicale, ostruzione urinaria, contrattura vescicale

Patologie dell’apparato riproduttivo e della mammella Molto comune (>1/10):
Prostatite granulomatosa asintomatica
Non comune (>1/1.000, <1/100):
Epididimite, prostatite granulomatosa sintomatica
Non nota (la frequenza non può essere definita sulla base dei dati disponibili):
Disturbi genitali (ad es. dolore vaginale, dispareunia)
Patologie sistemiche e condizioni relative alla sede di somministrazione Comune (>1/100, <1/10):
Febbre >38,5° C
Non comune (>1/1.000, <1/100):
Ipotensione

Effetti collaterali al trattamento al BCG sono frequenti ma normalmente lievi e transitori. Le reazioni avverse normalmente aumentano con l’aumentare del numero di instillazioni di BCG.

Raramente possono verificarsi casi di artrite/artralgia ed eruzione cutanea da attribuire ad ipersensibilità del paziente al trattamento al BCG. In alcuni casi può essere necessario interrompere la somministrazione di BCG–medac.

Reazioni avverse locali:

In una percentuale fino al 90 % dei pazienti si verificano fastidio e dolore al momento di urinare e minzione frequente. Cistiti e reazioni infiammatorie (granulomi) possono costituire una parte essenziale dell’attività antitumorale. Ulteriori effetti indesiderati locali osservati non comunemente sono: ematuria macroscopica, infezione del tratto urinario, retrazione vescicale, ostruzione urinaria, contrattura vescicale, prostatite granulomatosa sintomatica, orchite ed epididimite. Raramente è stato osservato ascesso renale. Inoltre, disturbi genitali (ad es. dolore vaginale, dispareunia) possono verificarsi con frequenza non nota.

Reazione sistemica al BCG transitoria:

Si possono verificare febbre leggera, sintomi simil–influenzali e fastidio generale. Normalmente questi sintomi si attenuano entro 24–48 ore e dovrebbero essere gestiti con il trattamento sintomatico standard. Tali sintomi sono i segni dell’inizio di una reazione immunitaria. Tutti i pazienti che ricevono il medicinale devono essere tenuti sotto attento controllo e devono essere avvisati di riferire ogni episodio di febbre o altri eventi diversi da quelli del tratto urinario.

Reazioni avverse/infezioni sistemiche gravi:

Le reazioni avverse/infezioni sistemiche sono definite come: febbre >39,5° C per la durata di almeno 12 ore, febbre >38,5° C per la durata di almeno 48 ore, polmonite miliare dovuta al BCG, epatite granulomatosa, anomalie dei test di funzionalità epatica, disfunzioni organiche (diverse da quelle del tratto uro–genitale) con infiammazione granulomatosa evidenziata alla biopsia, sindrome di Reiter. Le reazioni/infezioni da BCG sistemiche gravi possono portare a sepsi da BCG, un evento potenzialmente letale.

Raccomandazioni di trattamento, vedere tabella sottostante.

Trattamento dei sintomi, segni, sindrome 
Sintomi, segni o sindrome  Trattamento 
1) Sintomi di irritazione vescicale di durata inferiore alle 48 ore Trattamento sintomatico 
2) Sintomi di irritazione vescicale di durata superiore o uguale a 48 ore Interrompere la terapia con BCG–medac ed iniziare un trattamento con chinolonici. Se dopo 10 giorni non si è ancora osservata una completa risoluzione del problema, procedere alla somministrazione di isoniazide (INH)* per 3 mesi. In caso di trattamento antitubercolare, la terapia con BCG–medac deve essere assolutamente interrotta.
3) Infezione batterica del tratto urinario concomitante Procrastinare la terapia con BCG–medac fino a che le analisi urinarie non si siano normalizzate e non sia terminato il trattamento antibiotico.
4) Altri effetti indesiderati genitourinari: granulomatosi prostatitca sintomatica, epididimiti e orchiti, ostruzione dell’uretra e ascesso renale Interrompere la terapia con BCG–medac. Somministrare isoniazide * e rifampicina*, da 3 a 6 mesi secondo la gravità. In caso di trattamento antitubercolare, la terapia con BCG–medac deve essere assolutamente interrotta.
5) Febbre inferiore a 38,5 °C della durata inferiore a 48 ore Trattamento sintomatico con paracetamolo.
6) Eruzione cutanea, artralgia o artrite o sindrome di Reiter Interrompere la terapia con BCG–medac. Somministrare antistaminici o farmaci anti–infiammatori non steroidei. Se non si ottengono esiti, somministre isoniazide* per 3 mesi. In caso di trattamento antitubercolare, la terapia con BCG–medac deve essere assolutamente interrotta.
7) Reazione/infezione Interrompere assolutamente la terapia con BCG–medac. Considerare la possibilità di consultare un infettivologo. Somministrare una terapia* anti–tubercolare a base di tre farmaci combinati per la durata di 6 mesi.
**sistemica al BCG senza segni di shock settico
** vedere definizione di reazione/infezione sistemica al BCG
8) Reazione/infezione sistemica al BCG con segni di shock settico Interrompere assolutamente il trattamento con BCG–medac. Somministrare immediatamente una terapia* anti–tubercolare a base di tre farmaci combinati, insieme a terapia cortisonica ad elevate dosi ad azione rapida. Consultare un infettivologo.

* Attenzione: i batteri BCG sono sensibili a tutti i farmaci anti–tubercolari comunemente usati ad eccezione del pirazinamide. Nel caso si renda necessaria una terapia anti–tubercolare a base di tre farmaci combinati, normalmente si raccomanda la combinazione di: isoniazide (INH), rifampicina e etambutolo.

Gravidanza e allattamento
Gravidanza (vedere paragrafo 4.4):

Non sono stati raccolti dati adeguati sull’utilizzo di BCG–medac nelle donne in gravidanza né sono stati eseguiti studi su animali in riproduzione pertanto non se ne raccomanda l’uso di BCG–medac nelle donne in gravidanza.

Allattamento:

Non sono stati raccolti dati adeguati sulle escrezioni di tali batteri nel latte materno. Questo trattamento è controindicato nelle donne che allattano (vedere paragrafo 4.3).

Conservazione
Conservare in frigorifero (2° C – 8° C).

Non congelare.

Conservare nella confezione originale per proteggere il prodotto dalla luce.

Per le condizioni di conservazione del medicinale ricostituito, vedere paragrafo 6.3.

Malattie Collegate: 1
- Tumori della vescica urinaria 

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