nistrazione di ImmuCyst.
Effetti indesiderati
La somministrazione di ImmuCyst per uso intravescicale provoca una risposta infiammatoria nella vescica ed è stata associata con ematuria, poliuria, disuria e infezioni batteriche del tratto urinario. Si richiede pertanto un accurato controllo delle vie urinarie.
Si sono manifestate, in seguito ad immunoterapia con ImmuCyst, alcune reazioni collaterali sistemiche, sebbene sintomi irritativi locali o simili all’influenza siano più comuni.
Le reazioni sistemiche osservate sono: febbre, nausea, diarrea, anemia e leucopenia, prostatite e ostruzione uretrale, e infezione sistemica da BCG.
Gravidanza e allattamento
Non sono stati condotti studi con ImmuCyst sulla riproduzione animale.
Non si sa se l’ImmuCyst possa causare danni fetali quando somministrato a gestanti o se possa interferire con la capacità di riproduzione.
L’ImmuCyst va somministrato a gestanti solo se strettamente necessario.
Le donne durante il periodo dell’allattamento potrebbero infettare il bambino con infezione sistemica da BCG.
Non è noto se questo farmaco venga escreto nel latte umano.
Conservazione
L’ImmuCyst deve essere conservato in frigorifero alla temperatura tra + 2°C e + 8°C.
L’ImmuCyst non va utilizzato dopo la data di scadenza riportata sul flacone, in quanto il prodotto potrebbe essere inattivo.
Non esporre mai il liofilizzato alla luce solare diretta o indiretta. Ridurre al minino anche l’esposizione alla luce artificiale.
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