o 1 era il 30% e il 50% rispettivamente più bassa quando comparata a quella di Prograf a dosi equivalenti. Al giorno 4, l'esposizione sistemica, misurata sulla base dei livelli di valle, risulta simile per entrambe le formulazioni sia per i pazienti con trapianto di rene che per quelli con trapianto di fegato. Con Advagraf, si raccomanda un accurato e frequente controllo dei livelli di valle di tacrolimus durante le prime 2 settimane dal trapianto, per assicurare un'adeguata esposizione al farmaco nell'immediato periodo post trapianto. Dato che tacrolimus è una sostanza a bassa clearance, gli aggiustamenti verso un regime di dose di Advagraf possono richiedere diversi giorni prima che venga raggiunto lo steady state. Per impedire il rigetto dell'organo trapiantato, occorre mantenere lo stato di immunosoppressione; di conseguenza, non è possibile stabilire un limite per la durata della terapia orale. Profilassi del rigetto del trapianto di rene: la terapia con Advagraf deve cominciare con una dose pari a 0,20-0,30 mg/kg/die somministrata una volta al giorno, al mattino. La somministrazione deve cominciare entro le 24 ore dal termine dell'intervento chirurgico. Le dosi di Advagraf vengono generalmente ridotte nel periodo post trapianto. E' possibile, in alcuni casi, sospendere le terapie immunosoppressive concomitanti fino alla monoterapia con Advagraf. I cambiamenti clinici del paziente nel periodo post trapianto possono modificare la farmacocinetica di tacrolimus con la necessità di ulteriori aggiustamenti posologici. Profilassi del rigetto del trapianto di fegato: la terapia con Advagraf deve cominciare con una dose pari a 0,10-0,20 mg/kg/die somministrata 1 volta al giorno, al mattino. La somministrazione deve cominciare circa 12-18 ore dopo il termine dell'intervento chirurgico. Le dosi di Advagraf vengono generalmente ridotte nel periodo post trapianto. E' possibile in alcuni casi sospendere le terapie immunosoppressive concomitanti fino alla monoterapia con Advagraf. I miglioramenti clinici del paziente nel periodo post trapianto possono modificare la farmacocinetica di tacrolimus con la necessità di ulteriori aggiustamenti posologici. Trasferimento dei pazienti trattati con Prograf ad Advagraf: i pazienti sottoposti a trapianto allogenico, in terapia con un dosaggio di Prograf capsule due volte al giorno, che richiedano il trasferimento ad Advagraf una volta al giorno, devono essere trasferiti su una base di dose giornaliera totale di 1:1 (mg:mg). Advagraf deve essere somministrato al mattino. In pazienti stabilizzati trasferiti da Prograf capsule (2 volte al giorno) ad Advagraf (1 volta al giorno) su una base di dose giornaliera totale di 1:1 (mg:mg), l'esposizione sistemica a tacrolimus (AUC<sub>0-24</sub>) per Advagraf era approssimativamente il 10% inferiore a quella di Prograf. La relazione tra i livelli di valle di tacrolimus (C<sub>24</sub>) e l'esposizione sistemica (AUC<sub>0-24</sub>) per Advagraf è simile a quella di Prograf. Se si vuole eseguire un trasferimento da Prograf capsule ad Advagraf, i livelli di valle di tacrolimus devono essere misurati prima del trasferimento stesso ed entro le prime 2 settimane successive. Dopo il trasferimento, i livelli di valle di tacrolimus devono essere monitorati e se necessario devono essere effettuati degli aggiustamenti posologici per mantenere la medes |